Freidenker 06/2007.pdf

PDF download

(file: @@freidenker-200706.pdf@@)libero pensatore 92. Jahrgang Nr. 6 Juni 2007 Ein Minarett-Verbot in der Verfassung? Gegenwärtig sammelt ein InitiativKomitee Unterschriften, um den Bau von Minaretten in der Schweiz zu verbieten. Während blauäugige MitbürgerInnen und gewiefte MuslimInnen nicht müde werden, Minarette als harmlose Gebäudeteile zu qualifizieren, wiederholen die Gegner der Minarette dauernd die Aussage, beim Minarett handle es sich nicht bloss um einen Turm, sondern es stelle ganz klar ein religiöses Machtsymbol dar. Richtig ist, dass das Minarett ein religiöses Machsymbol ist – richtig ist aber auch, dass jeder Turm ein Machtsymbol ist: Ob der Kirchturm der Christen (seine Höhe war bis in die Neuzeit hinein ein beliebtes Wettbewerbsobjekt unter Gemeinden), ob die Burgfriede der Adligen, die Bürotürme der Wirtschaftsmächtigen oder die waghalsigen Wohntürme in Weltstädten ... alle haben sie den Zweck (männliche!) Macht zu demonstrieren: Wir sind so gross und stark, dass wir die nötige Technik und die nötigen Mittel aufbringen um über die andern hinauszuwachsen ... Der Turmbau zu Babel als Versuch, einen vorgeschichtlichen Wolkenkratzer zu errichten – "um sich einen Namen zu machen" (Genesis 11,4) –, ist ein wiederkehrendes Motiv der menschlichen Kulturgeschichte. Wenn wir also diesen unsinnigen Wettbewerb beschränken wollen, dann einfach durch die maximale Gebäudehöhe im Baureglement. Dann gilt für religiöse und weltliche Machtsymbole, dass sie nicht Anspruch darauf haben, nach Belieben den öffentlichen Die FVS-Delegierten haben ihrem langjährigen Zentralpräsidenten Jürg L. Caspar für sein Wirken gedankt und ihn zum Ehrenmitglied der FVS ernannt. S. 3 Türme sind Machtsymbole – alle! Raum vertikal zu dominieren. Für die meist nicht sehr hohen und vor allem schlanken Minarette dürfte dies problemlos einzuhalten sein. Ein Minarettverbot würde u.E. gegen die Glaubens- und Gewissensfreiheit verstossen, weil die sichtbare Ausübung der Religion auch darunter fällt. besonnen zu reagieren, auf die Verfassung zu verweisen und auf diese zu vertrauen und auf die Vernunft des Laizismus, der sich langfristig durchsetzten wird. Was allerdings von diesen Türmen nebst der sichtbaren und zu tolerierenden Symbolik noch ausgeht, das können wir ebenfalls auf Gesetzes- Es würde auch gegen den Anspruch auf Gleichbehandlung verstossen, weil es nur die einen Türme der einen Glaubensgemeinschaft betreffen würde. Diese Initiative sollte möglichst gar nicht zustande kommen, denn sie beutet in einem Wahljahr das Unbehagen in der Bevölkerung aus, das zuerst bewusst geschürt worden ist. FreidenkerInnen tun gut daran, hier "Wir FreidenkerInnen beweisen täglich, dass konfessionsfrei leben und verantwortungsvoll handeln ganz einfach normal ist." Sylvia Steiner, Co-Präs. FVS Seite 3 ebene steuern: in erster Linie durch den Lärmschutz. Niemand will hierzulande Muezzins schreien hören – aber auch Kirchenglocken zu allen Tagund Nachtzeiten sind eine Lärmbelästigung. Deshalb muss beides weg: Keine Religion soll die nicht- oder andersgläubigen BürgerInnen mit Geschrei oder Geläut nerven dürfen! Reta Caspar "FreidenkerInnen verbindet die Einsicht, dass wir alle nur auf der Basis von Wissen und Vernunft friedlich zusammenleben können." Stefan Mauerhofer, Co-Präs. FVS S. 3 FREIDENKER 6/07 1 L'onere della prova (2) Seguito – (prima parte vedi fd-libero pensatore numero 5/2007) I quatro vangeli La nozione che i vangeli "che ce l’hanno fatta" di essere inclusi nel nuovo testamento ufficiale, fossero stati scritti da uomini chiamati Matteo, Marco, Luca e Giovanni non risale ai tempi primitivi del cristianesimo. I titoli "Secondo Matteo", ecc., non furono aggiunti che tardi nel secondo secolo. Così, ancorché Papias, circa anno 140, conosce tutti i vangeli ma ha solo sentito di Matteo e di Marco, Giustino Martire, circa anno 150, non conosce nessuno dei quattro supposti autori. È solo nell’anno 180, con Ireneo di Lione, che veniamo a sapere i nomi di chi avrebbe scritto i quattro vangeli "canonici" e scopriamo che ve ne furono esattamente quattro perché ci sono quattro quarti della terra e quattro venti universali. Così, a meno che non riteniamo gli argomenti di Ireneo essere altro che ridicoli, giungiamo alla conclusione che i vangeli sono di origine e di autori ignoti e non sussiste alcuna buona ragione per supporre che siano testimonianze oculari di un uomo chiamato Gesù di Nazaret. Come minimo questo ci obbliga di esaminare i vangeli per vedere se almeno i loro contenuti siano compatibili con la nozione che fossero stati scritti da testimoni oculari. Non possiamo nemmeno assumere che ognuno dei vangeli avesse un solo autore o redattore. È chiaro che i vangeli di Matteo e di Luca non potevano assolutamente essere stati scritti da testimoni oculari delle storie che raccontano. Ambedue gli scrittori plagiano (per la maggior parte parola per parola) quasi il novanta per cento del vangelo di Marco, al quale aggiungono detti di Gesù e sedicenti dettagli storici. Lasciando perdere il fatto che Matteo e Luca si contraddicono in dettagli così cruciali come la genealogia di Gesù - e perciò non possono aver ragione tutt’e due - dobbiamo chiedere perché veri testimoni oculari avrebbero dovuto plagiare l’intero menu del racconto, limitandosi di aggiunger un po'di salsa, sale e pepe. Un vero testimone oculare avrebbe iniziato con un verso recitante: "Sentite ragazzi e ragazze, ora vi racconterò la storia di Gesù, il Messia, così come veramente è avvenuta..." La storia sarebbe una creazione unica. È significativo che solo questi due vangeli professano di raccontare qualcosa della nascita, gioventù, o stirpe di Gesù. Ambedue possono essere scartati, senza ulteriori considerazioni, come inattendibili. Non possiamo saper nulla dell'infanzia e delle origini di Gesù! Vangelo di Marco Ma cosa dire del vangelo di Marco, il più vecchio dei vangeli superstiti? Raggiungendo la sua forma finale probabilmente verso l'anno 90, ma contenente materiale di base databile possibilmente prima dell'anno 70, omette, come abbiamo visto, la quasi totalità della biografia tradizionale di Gesù, iniziando il racconto con Giovanni Battista che da un bagno a Gesù e terminando – nei manoscritti più antichi – con donne che fuggono spaventate da una tomba vuota. ( Le asserite apparizioni di Gesù dopo la resurrezione, riportate negli ultimi dodici versi di Marco, non si trovano nei manoscritti primitivi, anche se vengono ancora stampati nella maggior parte delle bibbie moderne, come se fossero una parte "autentica" del vangelo di Marco.) Inoltre, essendo "Marco" un non-palestinese nondiscepolo, anche il trascurabile dettaglio storico che apporta è inaffidabile. Dire che il racconto di Marco è trascurabile è sottovalutare il caso. Veramente, non c'è tanto nel vangelo di Marco, le leggende della nascita, le genealogie e i miracoli dell'infanzia essendo tutti assenti. Mentre il vangelo di Luca occupa 43 pagine nella Nuova Bibbia Inglese, il vangelo di Marco occupa solo 25 pagine – un mero 58% del materiale! Le storie davvero crescono con il ri-raccontare. Io ho asserito che l'autore sconosciuto di Marco era un non-palestinese nondiscepolo, ciò che farebbe del suo racconto una mera diceria. Quale prova abbiamo per questa asserzione? Anzitutto Marco non mostra alcuna comprensione di prima mano della situazione sociale in Palestina. È chiaramente uno straniero, lontano sia nello spazio sia nel tempo dagli eventi che racconta. Per esempio, in Marco 10:12, fa dire a Gesù che se una donna divorzia da suo marito e ne sposa un'altro, commette adulterio. Come G. A. Wells, l'autore di L'evidenza storica per Gesù, scrive: "Un simile discorso sarebbe stato privo di significato in Palestina, dove solo gli uomini potevano ottenere il divorzio. È una norma destinata ai lettori Cristiani... che l'evangelista mette in bocca a Gesù per darle autorevolezza. Questa tendenza di ancorare alla supposta vita di Gesù costumi e istituzioni posteriori giocò una parte considerevole nella costruzione della sua biografia." Un'ulteriore prova della non autenticità di Marco è il fatto che nel capitolo 7, dove Gesù sta disputando con i Farisei, Gesù viene fatto citare la versione septuaginta greca di Isaia per mettere a segno il punto del suo argomento. Sfortunatamente, la versione ebraica dice qualcosa di differente dalla versione greca. Isaia 29:13, nella versione ebraica dice "il loro timore di me è un comandamento di uomini imparato a memoria", mentre la versione greca – e il Vangelo di Marco – dice "invano essi mi adorano, insegnando come dottrine i precetti di uomini" (Versione Standard Riveduta). Wells osserva seccamente (p. 131), pag. 5 2 FREIDENKER 6/07 Peter Hess (Grenchen) Reta Caspar Marlène Zihlmann Vivian Aldridge Marc Wäckerlin Stefan Mauerhofer Jürg Caspar Sylvia Steiner André Kessler Photos: Felix Dürler Bern, 6. Mai 2007: FVS-Delegiertenversammlung Statutarische Geschäfte 41 Delegierte, der Zentralvorstand und 5 Gäste haben an der diesjährigen Delegiertenversammlung, am 6. Mai 2007 in Bern, teilgenommen. Unter der Leitung des Tagespräsidenten Vivian Aldridge wurden die unbestrittenen Geschäfte zügig erledigt. Der Jahresbericht 2006 des scheidenden Zentralpräsidenten Jürg L. Caspar wurde ebenso genehmigt wie die von Marlène Zihlmann vorgelegte, tadellose Rechnung 2006. Geschäftsstelle läuft weiter Mehr zu reden gab die Weiterführung der Geschäftsstelle, deren Finanzierung 2004 nur für zwei Jahre bewilligt worden war. Reta Caspar erläuterte die Geschichte des Projektes, die Gründe, die zum Ruf nach mehr Professionalisierung geführt hatten. Obwohl sich der ZV vom 2005 beauftragte Geschäftsführer per Ende April 2007 wegen ungenügender Leistung getrennt hatte, hielt er an der neu geschaffenen Stelle fest und präsentierte einen neuen Finanzierungsvorschlag über Hypothekardarlehen für 2005-2009. Nach ausführlicher Diskussion wurde dem Antrag des Zentralvorstandes auf Weiterführung der Geschäftsstelle mit 37 Ja gegen 2 Nein bei einer Enthaltung zugestimmt. Das Finanzierungsmodell des ZV fand ebenfalls eine klare Mehrheit (28 Ja, 6 Nein, 6 Enthaltungen). Die Geschäftsstelle wird interimistisch von Reta Caspar in Bern geführt. Mitgliederbeitrag per 2008 erhöht Folgerichtig wurden anschliessend die Zentralbeiträge der Mitglieder per 2008 um 5 Franken erhöht. Ob die Sektionen diese Erhöhung weitergeben, ist ihnen überlassen. Neue Webseite der FVS Ebenfalls zu reden gab der neue Internetauftritt der FVS. Die von Freiwilligen erstellten Varianten sind derzeit noch nicht befriedigend und nicht einsatzbereit. Der ZV versprach, sich des Problems prioritär anzunehmen und den Beizug einer externen Fachperson in Betracht zu ziehen. Abstimmungsempfehlungen? Die Klärung der Frage, wie und wann sich der ZV im Namen der FVS ins politische Tagesgeschäft einmischen soll, wurde dem Grossen Vorstand übertragen. Trotzdem soll die Diskussion, die auch ein Richtungsentscheid für die FVS bedeutet, in der Zwischenzeit in den Sektionen geführt werden. Co-Präsidium gewählt Infolge Rücktritts des langjährigen Zentralpräsidenten stand die Wahl der Nachfolge an. Auf das Co-Präsidium Sylvia Steiner und Stefan Mauerhofer entfielen 29, der Einzelkandidat Marc Wäckerlin erhielt 5 Stimmen. Co-Präsidium: Stefan Mauerhofer & Sylvia Steiner Ein Dankeschön von der FVS Als erste Amtshandlung würdigte die neue Co-Präsdentin Sylvia Steiner das langjährige Wirken des scheidenden Zentralpräsidenten und überreichte ihm eine Ehrenurkunde und Gutscheine für das Sommertheater Winterthur. Auch dem aus gesundheitliche Gründen nicht anwesenden Jean Kaech wurde für sein unermüdliches Engagement für die Freidenker gedankt, ebenso Joseph Bouquet, der jahrelang die Romandie vertreten hatte. Zentralvorstand ergänzt Vivian Aldridge (Vize), Marlène Zihlmann (Kassierin), Reta Caspar (Redaktorin) sowie André Kessler wurden bestätigt. Für die ebenfalls zurückgetretenen Jean Kaech und Joseph Bouquet wurden neu das Berner Vorstandsmitglied Claude Fankhauser und der Waadtländer Sektionspräsident JeanPierre Ravay in den Zentralvorstand gewählt. Die beiden neuen Mitglieder werden sich in der nächsten Nummer des FREIDENKERs vorstellen. In gelöster und optimistischer Stimmung ging eine reich befrachtete, aber ausgesprochen konzentriert, diszipliniert und engagiert verhandelte Delegiertenversammlung zu Ende. Auf Wiedersehen an der nächsten rc DV, im Jubiläumsjahr 2008! Investieren Sie in die FVS? Mit den neuen Finanzierungsmodell ist der ZV berechtigt, für die Jahre 2005-09 Darlehen von maximal Fr. 50'000.- pro Jahr aufzunehmen. Wer Interesse hat, der FVS ein Darlehen zu einem Zinssatz von 3% zu gewähren, melde sich bitte bei der Kassierin M. Zihlmann: zimaha@bluewin.ch, Tel. 032 641 20 12 Ehrenmitglied Jürg L. Caspar, Co-Präsidentin Sylvia Steiner FREIDENKER 6/07 3 Religionskritik Der Fluch der Ideologien Ideologien mit ihrem meist totalitären, intoleranten Wahrheitsanspruch steuern und beeinflussen das Denken und Handeln der Menschen, sie unterdrücken ihnen entgegenstehende Aussagen und sprechen jeder Kritik ihre Berechtigung ab. Gerade die (un-)heiligen Schriften der drei Offenbarungsreligionen rechtfertigen Intoleranz gegenüber Andersdenkenden, schüren Vorurteile und Feindschaft, fordern das Bekenntnis zum einzig wahren Gott und die bedingungslose Einhaltung ihrer ethischen und rituellen Gesetze. Und ihre blindgläubigen Anhänger übernehmen die (einseitige) Auffassung von der Welt und dem menschlichen Sein, in der Überzeugung, nun im Besitz der allein seligmachenden, "ewig-gültigen" Wahrheit zu sein. Als Auserwählte erheben sie sich über andere und schliessen für sich selbstverständlich jede Toleranz gegenüber Andersgläubigen aus. Sie lieben nur jenen Nächsten, der auch an ihre Version der Wahrheit glaubt und bestreiten die Tatsache, dass es noch andere, ebenbürtige (persönliche) Wahrheiten gibt. Was sie als wahr empfinden, wird zur absoluten Wahrheit erklärt. Die Gemeinsamkeiten der drei Offenbarungsreligionen erklärt sich dadurch, dass sie einen gemeinsamen Ursprung besitzen – so soll sich im Himmel die Urschrift befinden, der die Tora der Juden, die Evangelien der Christen und der Koran der Muslime entstammen. Archaische Religiosität Die kanonischen Schriften, die den Bund Gottes mit Israel bezeugen (das Alte Testament), sind wohl ein reichhaltiges und phantasievolles Elaborat aus Legenden und Grossmachtträumen, hauptsächlich aber betören sie die Menschen mit Heilsversprechen und schüchtern sie gleichzeitig mit Drohungen und eine Vielzahl urzeitlicher Lebensregeln (mit furchtbaren Strafen bei Zuwiderhandlung) ein. Wie Menschen zu behandeln sind, die von Gott verordnete Gebote missachten oder sich dem Allmächtigen gegenüber ehrfurchtslos verhalten, zeigen einige Beispiele aus dem Alten Testament. Judentum "Sieben Tage sollt ihr ungesäuertes Brot essen. Schon am ersten Tag sollt ihr den Sauerteig aus euren Häusern tun. Wer gesäuertes Brot isst, vom ersten Tag an bis zum siebenten, der soll ausgerottet werden aus Israel." (2. Mose 12.15, Anm. Vorschriften für das Pessachfest) "Führe den Flucher (Anm. der den Namen des Herrn missbraucht) hinaus vor das Lager, und lass alle, die es gehört haben, ihre Hände auf sein Haupt legen und lass die ganze Gemeinde ihn steinigen." (3. Mose 24.14) "Wer des Herrn Namen lästert, der soll des Todes sterben, die ganze Gemeinde soll ihn steinigen. Ob Fremdling oder Einheimischer, wer den Namen lästert, soll sterben." (3. Mose 24.16). Christentum Auch im Christentum gilt das Alte Testament, weil von Gott gegeben, als heilig und unantastbar. Bisher hat sich die Kirche von Bibeltexten dieser Art noch nie klar distanziert – und so bleiben sie weiterhin Bestandteil seiner Ideologie. Islam Der Koran, die aus jüdischen und christlichen Elementen erwachsene dritte und bisher letzte Offenbarungsschrift, begegnet den Ungläubigen auf ihrem irdischen Weg mit bedeutend weniger Ablehnung und Verachtung, schlussendlich findet eine Bestrafung der Fehlgeleiteten aber doch noch – im Jenseits – statt: Die Ungläubigen, welche durchaus nicht glauben wollen, werden von Allah wie das ärgste Vieh behandelt. (Sure 8.56) Und doch nichts anderes wird ihnen befohlen (Anm. im Koran, in der Tora und im Evangelium), als Allah zu dienen und sich zu seiner reinen Religion zu bekennen (…) Die Ungläubigen aber unter den Schriftbesitzern und die Götzendiener kommen in das Höllenfeuer und blei- ben ewig darin, denn diese sind die schlechtesten Geschöpfe. (Sure 98.6-7) Glaubwürdigkeit Für aufgeklärte, vernünftig, selbständig und kritisch denkende Menschen dürften diese Offenbarungsschriften eigentlich keine glaubwürdigen Bücher sein. Und doch erstaunt es, dass sich heute immer noch der überwiegende Teil der weit mehr als drei Milliarden Gläubigen diesen intoleranten Ideologien kritiklos unterwerfen. Und dass jeder ernsthaft überzeugt ist, dass seine Religion das alleinige Monopol für die Erlösung seiner Seele hat. Neues Testament Dass sich Absolutheitsanspruch und Opferbereitschaft nicht nur auf die alten Offenbarungsschriften beschränkt, zeigt ein Blick in die Evangelien des Neuen Testamentes. Wer mit mir kommen will, muss sich selbst aufgeben. Er muss sein Kreuz jeden Tag auf sich nehmen und es mir nachtragen (…) Wer sich scheut, zu mir und zu meiner Lehre zu stehen, dem wird auch der Menschensohn nicht beistehen, wenn er kommt in seinem Glanz … (Das Evangelium nach Lukas, 9.23 und 26) Weltliche Ideologien Im vergangenen Jahrhundert entstanden unterschiedliche politisch-totalitäre, oft ins metaphysische gesteigerte Ideologien, die, als Substitute der Religionen, ebenfalls den Anspruch auf eine umfassende Weltanschauung erhoben. In ihrem Versuch, den neuen, besseren Menschen gemäss ihrer Ideologie zu formen, forderten auch sie vorbehaltlos das Selbstopfer der Menschen – versprachen ihnen aber, ganz im Gegensatz zu den Erlöserreligionen, ein herrliches Dasein bereits im Diesseits: Wir müssen an die Massen glauben, wir müssen an die Partei glauben: Das sind zwei Grundprinzipien. Wenn wir an diesen beiden Prinzipien zweifeln, können wir nichts zuwege bringen. (Worte des Vorsitzenden Mao Tse-tung, 1. Die kommunistische Partei, Ausgabe 1968, Peking, Seite 4) Wir chinesischen Kommunisten (…) glauben an die absolute Gerechtigkeit unserer Sache, scheuen vor keinem persönlichen Opfer zurück und 4 FREIDENKER 6/07 sind jederzeit bereit, unser Leben für die Sache hinzugeben. (Worte des Vorsitzenden Mao Tse-tung, 27. Kritik und Selbstkritik, Ausgabe 1968, Peking, Seite 314) Wie einfach doch aus einer areligiösen Ideologie eine atheistische Religion geschaffen werden kann! Immanente Intoleranz Weil nun jede Ideologie den Anspruch auf verbindliche und endgültige Wahrheit erhebt, liegt in ihrem Wesen grundsätzlich die Intoleranz und das Unvermögen ihrer Anhänger, unvoreingenommen und sachlich mit Andersdenkenden umzugehen. Deshalb sind fundamentalistisch-religiöse und freiheitsfeindliche Ideologien nicht nur in Frage zu stellen – ihnen ist entschiedener entgegenzutreten. Das Sündenregister vieler Ideologien ist zu umfangreich, als dass ihre Vertreter mit Begriffen wie Nächstenliebe oder Humanität weiterhin hausieren gehen dürfen. Bruno Stutz, Embrach Weltliche Rituale Im Hinblick auf das Jubiläumsjahr 2008 sollen unsere weltlichen Rituale anlässlich Geburt (Begrüssungsfeier), Heirat (Hochzeitsfeier) und Tod (Abschiedsfeier) – und damit auch die Freidenker – bekannter gemacht werden. Zeigt es sich doch, dass die Nachfrage nach religionsfreien Feiern zunimmt. Damit die FVS diese Dienstleistung in der ganzen Schweiz anbieten kann, suchen wir Mitglieder, die gerne andere Menschen in besonderen Lebenssituationen ein Stück weit begleiten und mit ihnen eine individuelle, berührende Feier gestalten. Seminar für Ritualbegleiter/innen Samstag, 6. Oktober oder Samstag, 3. November 2007 9:30-16:00 Uhr im Restaurant Bahnhof in Olten Kosten: Sämtliche Kosten werden von der Zentralkasse übernommen Kursleiter: Jürg L. Caspar Es sind bereits ein paar Anwärter/innen gemeldet; das Seminar wird also auf jeden Fall durchgeführt. Weitere Interessenten, Frauen oder Männer, die sich auf diese dankbare Aufgabe vorbereiten möchten, sind herzlich eingeladen. Wir bitten alle Interessierten, sich (nochmals) zu melden (mit Angabe der Datumpräferenz) möglichst sofort nach Erscheinen dieser Zeitung, spätestens aber bis 10. Juni 2007. Anmeldung bitte an Jürg L. Caspar, Büelrain 4, 8545 Rickenbach Tel 052 337 22 66 – Fax 052 337 22 20 – Mobil 079 4 305 305 E-mail: jlcaspar@bluewin.ch cont. pag. 2 "Che un Gesù palestinese dovrebbe mettere a terra ebrei ortodossi con un argomento basato su una traduzione errata delle loro scritture è molto improbabile." In effetti! Un altro argomento di peso contro l'idea che Marco avrebbe potuto essere un testimone oculare della esistenza di Gesù è basato sulla osservazione che l'autore di Marco mostra una profonda mancanza di familiarità con la geografia Palestinese. Se fosse effettivamente vissuto in Palestina, non avrebbe commesso i grossolani errori che si riscontrano nel suo vangelo. Se non è mai vissuto in Palestina, non avrebbe potuto essere un testimone oculare di Gesù. Segui il ragionamento? L'errore geografico più assurdo che commette Marco è quando racconta la frottola di Gesù che attraversa il mare di Galilea e caccia demoni da un uomo (due uomini nella versione riveduta di Matteo), facendoli entrare in circa 2000 porci, i quali, come la versione King James spiega, "corsero violentemente giù per un luogo ripido nel mare, ... e vennero soffocati nel mare." A parte la crudeltà verso gli animali mostrata dall’amabile, gentile Gesù e la sua mancanza di riguardo per la proprietà altrui, cosa non quadra in questa storia? Se la tua unica sorgente d'informazione è la versione King James della bibbia, tu potresti anche mai saperlo. La versione King James dice che questa meraviglia avvenne nella terra dei Gadareni 5:1, mentre i più antichi manoscritti greci dicono che questo miracolo ebbe luogo nella terra dei Geraseni. Luca, che pure non conosceva alcuna geografia della Palestina, tramanda anche lui questo pezzo di assurdità. Ma Matteo, che aveva qualche nozione della Palestina, cambiò il nome in Gadarene nella sua nuova, migliorata versione; ma questo è ulteriormente migliorato in Gergesene nella versione King James 8:28 A questo punto il lettore deve avere le vertigini con tutte le distinzioni tra Gadarene, Gerasene e Gergesene. Che differenza fa? Molta differenza, come vedremo. Gerasa, il luogo menzionato nel più antico manoscritto di Marco è situato a circa 31 miglia dalla costa del mare di Galilea! Quei poveri porci hanno dovuto fare una corsa più lunga cinque miglia di una maratona per trovare un posto dove annegare! Nemmeno i lemming devono andar tanto lontano. Inoltre, se si considera un pendio "ripido" avere una pendenza minima di 45 gradi, ciò porterebbe l’elevazione di Gerasa ad essere almeno sei volte più alta del Monte Everest! Quando l'autore del vangelo di Matteo lesse la versione di Marco, si accorse dell’impossibilità di Gesù e del suo seguito di sbarcare a Gerasa (che tra parentesi si trova per di più anche in un paese differente, la cosiddetta Decapoli). Dato che l'unica città in vicinanza del mare di Galilea che egli conosceva ed il cui nome cominciava con una G era Gadara, cambiò Gerasa in Gadara. Ma anche Gadara era pag. 6 distante cinque miglia FREIDENKER 6/07 5 aus den Sektionen Arbeitsgruppen FVS 2008 Für die Vorbereitung des Jubiläums werden demnächst Arbeitsgruppen gebildet. Wer sich beteiligen möchte ist gebeten, sich auf der Geschäftsstelle zu melden. Mehr Infos werden ab Anfang Juni vorliegen. gs WINTERTHUR Ausflug ins Tösstal Am 9. Mai 2007 besuchten die Winterthurer Freidenker das Tierheim "Choli" in Saland. Der Tierheimleiter, Herbert Gasser, Mitglied der Winterthurer Freidenker, verstand es ausgezeichnet, den 17 Anwesenden die kleinen und grossen Freuden, aber auch die zahlreichen Sorgen (finanzieller Aufwand) zu erklären und verständlich zu machen. Das Tierheim ist ein Platz für heimatlose Tiere. Hauptsächlich Katzen, aber auch Hunde, Hasen und andere Heimtiere finden hier Aufnahme. Scheue, wilde und behinderte Tiere finden hier eine Unterkunft, medizinische Betreuung, Pflege und die nötigen Streicheleinheiten. Geeignete Plätze für seine Tiere zu finden, wo sie ein gutes Zuhause haben, ist für Herbert Gasser eine laufende Herausforderung. Gegenwärtig sind 28 Katzen, 2 Hunde, 7 Kaninchen und 7 Meerschweinchen im Tierheim. In Spitzenzeiten waren über 200 Katzen zu betreuen. Nach dem gemeinsamen, gemütlichen Mittagessen (Gartengrill, Tische, Stühle, Salate, Brote und Getränke standen zur Verfügung) besichtigten wir die Firma Kuhn AG in Rikon. Das Familienunternehmen mit ca. 150 Mitarbeitern ist bekannt für die Entwicklung, Produktion und den Vertrieb von qualitativ hochwertigem Kochgeschirr und Zubehör, welches gesundes und effizientes Kochen ermöglicht. Beim Betriebsrundgang konnte die Herstellung der Pfannen direkt verfolgt werden: von der Umformung der hochwertigen Stahlbleche zu Hohlkörpern, über die Verbindung der mehrschichtigen Spezialböden mit dem Pfannenkörper bis zur vollautomatischen Oberflächenbearbeitung, wo die Kochgeschirre geschliffen und poliert werden. Dank enger Zusammenarbeit mit Konsumenten, Kochschulen und Forschungsinstituten erfüllen die exklusiven Produkte von Kuhn die Wünsche und Anforderungen der anspruchsvollen Kunden in dü der ganzen Welt. KANTON ZÜRICH FVS nimmt Einsitz im Beirat Die Zürcher Regierungsrätin Regine Aeppli hat dem Begehren der Freidenker entsprochen: Sie werden eingeladen, im Beirat zum neuen Lehrmittel für das neue, von der FVS kritisch gewürdigte Primarschulfach "Religion und Kultur" Einsitz zu nehmen. FreidenkerInnen aus den Sektionen Zürich und Winterthur, die sich für diese Aufgabe interessieren, werden gebeten, sich bei ihrem Präsidenten zu melden. Kantonsrat berät Kirchengesetz Der Zürcher Kantonsrat hat am 7. Mai 2007 in erster Lesung dem neuen Kirchengesetz zugestimmt und die Kirchensteuerpflicht für Unternehmen im Gesetz festgeschrieben. Die SVP hat diese Steuer für freiwillig erklären wollen, war mit diesem Antrag aber chancenlos. Die KantonsparlamentarierInnen von den Grünen bis zur FDP sind offenbar von der falschen Annahme ausgegangen, dass die neue Zürcher Verfassung die Kirchensteuer für Unternehmen vorsehe. Dies ist aber keinesfalls so, sie gibt dem Gesetzgeber lediglich explizit die Möglichkeit, erhobene Steuern von der Verwen- dung für Kultuszwecke auszunehmen. Regierungsrat Notter hat dies in der Diskussion nachträglich richtig gestellt. Aber auch die Aussage, das Bundesgericht schütze die Kirchensteuer der juristischen Personen ist nicht ganz richtig: Das Bundesgericht hat lediglich festgestellt, dass Unternehmen sich nicht auf die Religionsfreiheit berufen können und deshalb eine kantonale Steuerpflicht grundsätzlich zulässig ist. Besonders stossend ist die Behauptung, dass die Kirchen die Demokratie und die Achtung der Grundrechte garantieren würden... Angesichts eines Gesetzes, das von Staates wegen genau dies von den Kirchen selber verlangt, ein blanker Hohn. Historisch ist es genau umgekehrt: Die Demokratie musste hierzulande gegen den Widerstand der Kirchen erkämpft werden! Die Winterthurer und Zürcher Freidenker haben sich an die Kantonsratsfraktionen gewandt, ihnen obige Tatsachen unterbreitet und auf die Ungereimtheiten in ihrer Argumentation hingewiesen, verbunden mit der Aufforderung, in der zweiten Lesung nochmals auf die Frage der Steuerpflicht von juristischen Personen zurückzukommen. rc cont. pag. 5 dalla costa – e in un paese differente. Trascrittori più recenti dei manoscritti greci di tutt’e tre dei vangeli affogaporci (Matteo, Marco e Luca) trasformarono ulteriormente Gadara in Gergesa, una regione ora considerata di aver effettivamente fatto parte della costa levante del mare di Galilea. Tanto per l’affidabilità della tradizione biblica. Un altro esempio dell'abissale ignoranza di Marco della geografia palestinese si trova nel racconto che mise assieme su Gesù che viaggia da Tiro sul Mediterraneo verso il mare di Galilea, 30 miglia entro terra. Secondo Marco 7:31 Gesù e i suoi seguaci ci andarono passando per Sidone, 20 miglia a Nord di Tiro sulla costa mediterranea! Dato che a Sidone e ritorno sarebbero 40 miglia, vuol dire che il più saggio degli uomini camminò per 70 miglia quando avrebbe potuto camminare soltanto 30. Naturalmente non si conoscerebbe mai tutto questo dalla lettura della versione King Jame, la quale – apparentemente ignorando completamente un testo greco perfettamente chiaro – dice "Partendo dalle coste di Tiro e Sidone, egli giunse al mare di Galilea..." Apparentemente i traduttori della versione King James, conoscevano la loro geografia. Almeno sapevano di più dell’autore di Marco! Continua Frank R. Zindler editor American Atheist Press Trad. dall'inglese RS 6 FREIDENKER 6/07 Helm tragen – die neue Gretchenfrage? Die neue BFU-Velohelm-Kampagne irritiert. Vor Jahren hiess es auf Plakaten noch: "Kluge Köpfe schützen sich". Heute scheint die Helmfrage zur Gretchenfrage zu werden: Wer keinen Helm trägt, vertraut offenbar auf das Gebet – Helmtragende hingegen auf Industrie und BFU-Empfehlungen. So einfach ist das nun, wir brauchen keine Fischlein-Kleber mehr am Velo zu suchen, wir schauen der fahrende Person auf den Kopf und wissen, was sie glaubt? Aber schauen wir dieses Bild einmal genauer an: Wirkt der abgebildete Helm nicht wie zwei zum Gebet zusammengelegte Hände? Ist der Helm etwa als weltlicher Ersatz für das Gebet designt, oder soll er gar einem entfernten Gott vortäuschen, dass ich ihn anbete? Ist das möglicherweise ein Angriff von Velohelm-Industrie und BFU auf meine Glaubens- und Gewissensfreiheit? Da muss ich mir hurtig meinen Velohelm anschauen – aber halt, ich besitze gar keinen, bin als Freidenkerin so frei, ohne Rüstung am Verkehr teilzunehmen – einfach weil es "oben ohne" mehr Spass macht, weil ich den Wind im Haar mag und weder Helm noch Gebet brauche, sondern den Respekt und die Rücksicht der Auto fahrenden Mitmenschen – habt Dank! rc FVS Schweiz Daten Zentralvorstand 2007 Sa., 16. 6, 18. 8, 20. 10., Bern Grosser Vorstand 2007 Sa., 24. November 2007, Olten in den Sektionen Agenda Basel – Union Jeden letzten Freitag im Monat ab 19:00 Uhr: Freie Zusammenkunft Neu: Café "Spillmann", Eisengasse 1 Basel – Vereinigung Jeden letzten Donnerstag im Monat 15 bis ca. 17:30 Uhr: Donnerstag Hock Restaurant "Park", Flughafenstr. 31 Bern Samstag, 9. Juni "Dr Aare na" Treffpunkt 10:00 Parkplatz Schützenmatte oder 12:15 Rest. "Schloss Reichenbach", Zollikofen Auskunft D. Aellig 079 449 54 45 Montag, 11. Juni Nachmittagstreff 15:00 Freidenkerhaus, Weissensteinstr. 49 B Montag, 18. Juni NEU: Freidenker-Stamm 19:00 Rest. "Celina" Spitalgasse 2, Bern St. Gallen Gott würfelt nicht – aber vielleicht spielt er ja Billard? Mittwoch, 27. Juni ab 19:00 Gemütlicher Abend am Bodensee Rest. "zur Mole", Seepark Romanshorn. Anm. bis 20. Juni 071 351 29 81 Winterthur Mittwoch, 6. Juni 9:30 Diskussionforum Thema ad hoc Restaurant "Chässtube" Sonntag, 17. Juni 10:00 Freidenker-Brunch Rest. "Schützenhaus". Für Kinder besonders geeignet. Donnerstag, 5. Juli 09.15 Thema: Evolution. Im Kulturama, Englischviertelstr. 9, 8032 Zürich Anmeldung bis 21. Juni 044 865 16 93 Zürich Montag, 11. Juni 14.30 Freie Zusammenkunft "Berühmte philosophische Gleichnisse über die Welt, die Wahrheit und die Erkenntnis." Referent: Dr. K. Mauerhofer. Rest. "Schweighof" Juli: Keine Zusammenkunft. 5. Juli Besuch des Kulturama in Zürich gem. mit den Winterthurer Freidenkern. Bitte schriftl. Einladung beachten. FREIDENKER 6/07 7 FVS Freidenker-Vereinigung der Schweiz Mitglied der Weltunion der Freidenker (WUF) und der Internationalen Humanistischen und Ethischen Union (IHEU) Trauerfeiern Basel (Vereinigung) 061 321 31 48 Basel (Union) 061 601 03 43 oder 061 601 03 23 Bern 079 449 54 45 oder 031 911 00 39 Grenchen und Umgebung 076 53 99 301 oder 032 645 38 54 Luzern und Innerschweiz 041 420 45 60 Mittelland 062 926 16 33 St. Gallen 052 337 22 66 Vaud/Waadt 026 660 46 78 ou 022 361 37 12 Winterthur und Thurgau 052 337 22 66 Zürich 044 463 16 55 Sollte unter der regionalen Nummer niemand zu erreichen sein, wenden Sie sich bitte an die FVS-Geschäftsstelle: 031 371 65 67 oder an 052 337 22 66 www.freidenker.ch Sektionen Winterthur Winterthurer Freidenker Postfach 1806, 8401 Winterthur Präsident: J.L. Caspar 052 337 22 66 Sekretariat: D. Dünki 052 222 98 94 Familiendienst: M.Ochsner 052 232 04 77 Basel Freidenker Nordwestschweiz Postfach 260, 4010 Basel Präsident: H. Stieger 079 217 01 29 Vizepräsidentin: B. Bisig 061 321 31 48 Kassier: R. Wenger 061 692 86 27 Fax 061 692 86 28 Mitgliederdienst: R. Frey 061 421 12 80 Freidenker-Union Basel Postfach 4471, 4002 Basel Präsident: G. Rudolf 061 601 03 43 Infos/Mitgliederdienst: 061 601 03 23 Postkonto: 40-4402-5 Zürich Freidenker Zürich c/o Hans Rutishauser Präsident Wannerstr. 33/148 , 8045 Zürich Tel. und Fax 044 463 16 55 Mitgliederdienst: M. Dobler 044 341 38 57 Bern Freidenker Bern, Postfach 831 3550 Langnau d.aellig@bluewin.ch Präsident: D. Aellig 079 449 54 45 FREIDENKER - BIBLIOTHEK Zürich, im Sozialarchiv Stadelhoferstr. 12 (Nähe Bellevue) Bücherausgabe: Mo. - Fr. 10–20 Uhr Sa. 10–13 und 14–16 Uhr Auskunft: 044 251 80 66 Genf Libre Pensée de Genève 27 ch. des quoattes, 1285 Avusy Président: J.P. Bouquet tél. et fax 022 756 40 49 8 FVS-Geschäftsstelle Mitglieder melden ihre Adressänderungen bitte an die Sektionen. Zuschriften an den Vorstand, AboMutationen, Auskünfte, Materialbestellungen an: Freidenker-Vereinigung der Schweiz FVS, Geschäftsstelle Postfach CH-3001 Bern Tel. 031 371 65 67 Fax 031 371 65 68 info@freidenker.ch Postkonto: 84-4452-6 Grenchen Freidenker Grenchen und Umgebung, Postfach 418, 2540 Grenchen Präsident: S. Mauerhofer 076 388 46 39 info@freidenker-grenchen.ch Mitgliederdienst/ Lotti Höneisen Krankenbesuche: 076 53 99 301 Adressänderungen an: Postfach 217 CH-2545 Selzach Mittelland Freidenker Mittelland Postfach 56, 4628 Wolfwil Präsident: H. Haldimann 062 926 16 33 Schaffhausen Freidenker Schaffhausen Postfach 69, 8213 Neunkirch Kontakt: R. Imholz 079 751 41 38 Impressum Redaktion Reta Caspar Rainweg 9 031 911 00 39 CH-3052 Zollikofen E-mail: reta.caspar@swissonline.ch Erscheinungsweise monatlich Redaktionsschluss 15. des Vormonats Jahresabonnement Schweiz: Fr. 30.– Ausland: Fr. 35.– (B-Post) Probeabonnement 3 Monate gratis Druck und Spedition Printoset, Flurstrasse 93, 8047 Zürich www.printoset.ch ISSN 0256-8993, Ausgabe 6/2007 Namentlich gekennzeichnete Beiträge können, aber müssen nicht mit der Ansicht der Redaktion übereinstimmen. St. Gallen Freidenker Region St. Gallen c/o S. Breitler Haldenweg 37, 9100 Herisau Kontakt: S. Breitler 071 351 29 81 Tessin/Ticino P.P./Journal CH-2545 Selzach Associazione Svizzera dei Liberi Pensatori (ASLP) Sezione Ticino Casella postale 721, 6902 Paradiso Presidente: R. Spielhofer 091 994 21 45 Waadt/Vaud Ass. vaudoise de la Libre Pensée Case postale 5264, 1002 Lausanne Président: J.P. Ravay 022 361 94 00 Secrétariat: 026 660 46 78 AZB