Freidenker 04/2007.pdf

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(file: @@freidenker-200704.pdf@@)libero pensatore 92. Jahrgang Nr. 4 April 2007 Im Kanton Zürich wird nun auch an der Primarschule "Religion und Kultur" als obligatorisches Schulfach unterrichtet. Das kantonale Parlament hat mit 104 zu 11 Stimmen (von total 180 Mitgliedern) die nötigen Mittel beschlossen. Das neue Fach ist ein Gegenvorschlag zur im Herbst 2004 eingereichten Volksinitiative für die Weiterführung des Fachs "Biblische Geschichte", die nun zurückgezogen werden dürfte. 2003 war zuvor "Biblische Geschichte" an der Volksschule aus finanziellen Gründen zum Freifach erklärt worden. Seither wurde es von etwa zwei Drittel der Schulgemeinden weitergeführt und selber finanziert. Das neue Fach soll auf das Schuljahr 2008/2009 eingeführt werden. Laut Lehrplan des Bildungsrates liegt der Schwerpunkt von "Religion und Kultur" bei den Traditionen und Werten des Christentums. Es sollen aber auch Kenntnisse über andere Religionen und Kulturen vermittelt werden. Der Unterricht soll die Glaubens- und Gewissensfreiheit nicht beeinträchtigen und ist für alle Kinder obligatorisch. Ein wichtiger Einwand der Freidenker ist berücksichtigt worden: Es soll Wissen über Religionen vermittelt und nicht Religion gelehrt werden. Trotzdem muss die Entwicklung sorgfältig beobachtet werden. Betrachtet man nämlich den Lehrplan des Faches genauer, wird klar, dass hier die Gefahr einer Verengung des Blickes besteht, welche die Glaubensund Gewissensfreiheit sehr wohl beeinträchtigen könnte. Wenn hiesige kulturelle Bräuche einseitig auf christliche Wurzeln zurückgeführt werden "Die 'Vision für Europa' ist eine Bekräftigung jener säkularen Werte, welche die Basis für die Gründung der europäischen Gemeinschaft vor 50 Jahren und für das friedliche Zusammenleben bilden." Seiten 2 +6 Schulfach "Religion und Kultur" und ihre vorchristlichen Wurzeln unter den Tisch fallen (gerade die der grossen "christlichen" Festtage wie Ostern und Weihnachten), wenn "Kultur" faktisch als Unterkategorie von Religion behandelt wird, indem nur religiöse kulturelle Bräuche behandelt werden, wenn das ganze kulturelle Erbe der lung eines gesunden Selbstwertgefühls in einem solchen Fach eher erreichen lassen als in einem, das den kritiklosen Respekt vor Religionen fördern will. Konfessionell neutrales Wissen über Religionen und Kultur kann im Geschichts- und GeografieUnterricht vermittelt werden. Aufklärung und die in dieser Tradition entwickelten Werte nicht behandelt werden, dann ist die Glaubens- und Gewissensfreiheit von aufgeklärten, nicht religiösen Kindern tangiert. Eigentlich sollte das Fach nicht Religion und Kultur, sondern allenfalls "Kultur und Religion" heissen... eigentlich haben die Freidenker ja ein Fach "Ethik" oder "Lebenskunde" vorgeschlagen, weil sich zentrale Erziehungsziele wie ein weltoffenes, kritisches Denken, ein Wertebewusstsein und die Entwick"'Kugelschreiber für blinde Menschen' – mit wenigen Franken können Sie viel Bildung in Ghana ermöglichen." Spendenprojekt 2007 der FU Basel. Seite 3 Für das neue Fach ist ein Lehrmittel vorgesehen, bei dessen Entwicklung ein Beirat aus VertreterInnen der Landeskirchen, der Muslime, Hindus und Buddhisten mitwirken sollen. Die Sektionspräsidenten der Freidenker Winterthur und Zürich haben sich in einem Schreiben an Regierungsrätin Regine Aeppli gewandt und den Einsitz der Freidenker in diesem Beirat beantragt – zur Wahrung der Interessen der konfessionsfreien Kinder. Reta Caspar "Im Übrigen bin ich der Meinung, dass die Macht der Religion zerstört werden muss!" Paul Schulz, ehemals evangelischer Pfarrer in Hamburg . Seite 7 FREIDENKER 4/07 1 "Visione per l'Europa" In una riunione tenutasi presso il Parlamento europeo il 27 febbraio 2007, la campagna "Visione per l’Europa" ha lanciato la Dichiarazione di Bruxelles, una riaffermazione dei valori condivisi dell'Europa. Sostenuta da centinaia di uomini politici nazionali ed europei, eminenti accademici e capi di comunità, la Dichiarazione di Bruxelles è la parte centrale della campagna per prevenire le rivendicazioni per un sempre maggior coinvolgimento negli affari politici dell'Europa da parte delle religioni organizzate. Tentativi di rivendicare la religione cristiana quale fondamento per i valori democratici ed etici del continente sono fortemente contestati. Introducendo la Dichiarazione di Bruxelles a un pubblico distinto di Membri del Parlamento europeo e Laicisti europei, il coordinatore della Campagna Roy Brown ha detto: "La campagna Visione per l’Europa è una risposta dei Laicisti europei alla sempre crescente polarizzazione in Europa. Confrontato con l'insorgere dell'Islam radicale, molti capi religiosi stanno tentando di riaffermare la supposta identità 'Giudeo Cristiana' dell'Europa. Non dobbiamo confondere la nostra storia con la nostra identità. Non vediamo una regressione verso un Europa nella quale le religioni giocano un ruolo crescente e divisorio, come risposta a questi problemi. Piuttosto è necessario concentrare tutti i nostri sforzi per potenziare quei valori che ci uniscono, contemporaneamente ponendo un limite contro i tentativi di minare le nostre preziose libertà." La riunione portata avanti dal Gruppo interpartitico del Parlamento europeo sulla separazione tra religione e politica, era presieduta dal membro del Parlamento europeo Signora Sophie in't Veld che ha puntualizzato la necessità per tutti di difendere i nostri valori comuni. In chiusura Roy Brown puntualizza che la Dichiarazione di Bruxelles è una riaffermazione non solo dei nostri diritti e delle nostre libertà, ma anche delle nostre responsabilità verso gli altri e verso le generazioni future. La Dichiarazione di Bruxelles è sostenuta dall'Unione Umanista ed Etica internazionale IHEU, la Federazione Umanista Europea EHF, dai Cattolici per una libera scelta CFFC e con il supporto del Gruppo di lavoro interpartitico del Parlamento europeo su religione e politica. Il progetto Visione per l'Europa merita Chi volesse firmare la Dichiarazione di Bruxelles può farlo elettronicamente consultando il sito http://www.avisionforeurope.org o inviando l'adesione al seguente indirizzo: Campus de la Plaine ULB CP 237 Ave Arnaud Fraiteur B-1050 Bruxelles E-mail: roywbrown@gmail.com Fonte: A Vision for Europe Copyright © 2007 Committee for A Vision for Europe. Traduzione parziale R.S. Dichiarazione di Bruxelles Con questo documento, noi, popolo dell’Europa, affermiamo i nostri valori comuni. Non basati su una singola cultura o tradizione ma fondati su tutte le culture alla base dell’Europa moderna. Affermiamo il valore, la dignità e l’autonomia di ogni individuo e il diritto di ognuno alla massima libertà possibile, compatibilmente con i diritti degli altri. Sosteniamo la democrazia, i diritti umani e il rispetto della legge, e abbiamo come scopo la massima crescita possibile di ogni essere umano. Riconosciamo il nostro dovere di provvedere al bene di tutta l'umanità, incluse le generazioni future, e la nostra dipendenza da e la nostra responsabilità verso il mondo naturale. Affermiamo l'uguaglianza di uomini e donne. Tutte le persone, indipendentemente dalla razza, l'origine, la religione o le convinzioni filosofiche, il linguaggio, il sesso, l'orientamento sessuale o le potenzialità, devono avere un trattamento equo davanti alla legge. Affermiamo il diritto di ognuno a fare propria e seguire una religione o una convinzione filosofica a propria scelta. Però le convinzioni di qualunque gruppo non possono essere usate per limitare il diritto degli altri. Riteniamo che lo stato debba rimanere neutrale rispetto alla religione e alla convinzione filosofica, non favorendone o discriminandone alcuna. Riteniamo che la libertà personale debba essere associata alla responsabilità sociale. Cerchiamo di creare una società serena basata sulla ragione e la compassione, nella quale ogni cittadino abbia la possibilità di esprimersi liberamente. Sosteniamo la tolleranza e la libertà d’espressione. Affermiamo il diritto di ognuno ad avere un’educazione aperta ed esauriente. Ripudiamo l'intimidazione, la violenza e l’incitamento alla violenza nello sviluppo di dispute e consideriamo che i conflitti debbano essere risolti tramite la trattativa ed i mezzi legali. Sosteniamo la libertà di ricerca in ogni sfera della vita umana, e l’applicazione della scienza al servizio del benessere umano. Cerchiamo di usare la scienza in maniera creativa, non distruttiva. Diamo valore alla creatività artistica, diamo importanza alla creatività e all'immaginazione e riconosciamo che potenzialmente l'arte possa trasformare la gente. Affermiamo l'im-portanza della letteratura, della musica, e delle arti visive e teatrali per lo sviluppo individuale e l'appagamento. Redatto il 25.6.2007, 50° anniversario del Trattato di Roma e della fondazione dell'Unione Europea. 2 FREIDENKER 4/07 aus den Sektionen Berner Freidenker Die Jahresversammlung vom 5. März 2007 hat Daniel Aellig nach seiner berufsbedingten Pause wieder zum Präsidenten gewählt. Interimspräsident Jean Kaech übergab das Amt mit Freude. Neu in den Vorstand gewählt wurde Claude Fankhauser, der der Versammlung an diesem Abend auch seine Pläne für eine kantonale Initiative zur Abschaffung der Kirchensteuerpflicht von juristischen Personen vorstellte. Bestätigt wurden Peter Bürki (Kassier) und Reta Caspar. rc KandidatInnen für das Zentralpräsidium Nach der letzten Sitzung des Zentralvorstandes ist eine weitere Kandidatur für das Zentralpräsidium eingegangen: Marc Wäckerlin, Mitglied der Winterthurer Freidenker stellt sich ebenfalls für das Amt zur Verfügung. Er wird – wie die beiden bisherigen Kandidaten – zu einem Gespräch mit dem Zentralvorstand eingeladen und erhält in dieser und der nächsten Nummer des FREIDENKERs ebenfalls Gelegenheit, sich und seine Ideen und Ziele vorzustellen. Haben Sie Fragen an die KandidatInnen? Senden Sie diese bitte bis 15. April 2007 an die Redaktion. FU Basel Spendenprojekt 2007: "Project Blind Ghana" Platte gepresst. Rechteckige Löchergruppen in der oberen Platte dienen dabei als Führungshilfe. Diese Schreibtafeln sind sozusagen die Kugelschreiber der Blindenschrift. Sie kosten von einigen bis zu einigen Dutzend Franken. Eine mechanische BlindenschriftSchreibmaschine hingegen – hierzulande eine Selbstverständlichkeit für alle Blindenschriftnutzenden – kostet in der Schweiz 1'500 Franken. In Ghana setzen sich verschiedene Organisationen für die Sache der blinden Menschen ein, zum Teil gar mit Unterstützung der Regierung. Vor allem aufgrund der Schwäche der ghanesischen Währung haben sie jedoch äusserst begrenzte Möglichkeiten, die erforderlichen Hilfsmittel zu beschaffen. Deswegen wurde 1992 in Basel der Verein "Projekt Blind Ghana" gegründet. Er setzte sich zum Ziel, die schulische und berufliche Bildung sowie die Erwerbstätigkeit von blinden Menschen in Ghana zu fördern. Der jährliche Spendeneingang von rund Fr. 10'000 kann beinahe vollumfänglich für die Beschaffung von Hilfsmitteln verwendet werden. Diese werden nur in speziellen Fällen in der Schweiz bzw. in Europa oder den USA eingekauft, um die Einstands- und Transportkosten möglichst gering zu halten. So können z.B. aus Südafrika die gleichen Schreibgeräte zu weniger als dem halben Schweizer Preis erstanden werden. Louis Dogbe, der ghanesische Gründer des Vereins, ist selbst blind. Er war einer der ersten Schüler in einer der ersten Blindenschulen in Ghana und überhaupt der erste Blinde, der in Westafrika das Lehrerpatent erwerben konnte. Nach durch Stipendien gesicherten Studienaufenthalten in England ist L. Dogbe für 16 Jahre, bis zu seiner Pensionierung, in Basel als Englischlehrer tätig gewesen. Seine intensiv gepflegten direkten Verbindungen zu seriösen Personen und Organisationen vor Ort gewährleisten, dass das Geld effektiv eingesetzt wird. So wirkt "Project Blind Ghana" in Ghana über ein eigenes Komitee aus angesehenen Bürgern. Dieses ermittelt die Bedürfnisse, setzt zusammen mit dem Vorstand in der Schweiz Prioritäten und ist für die Verteilung der Hilfsmittel verantwortlich. Die Freidenker-Union Basel hat das "Project Blind Ghana" für ihre diesjährige Sammelaktion gewählt, die an jene fürs Bergwaldprojekt anschliesst. Für Spenden stehen der beigelegte Einzahlungsschein sowie das PCC 40457936-2 (Freidenker-Union FU, Projektspende, Postfach 4471, 4002 Basel) zur Verfügung. Wir empfehlen Ihnen das Projekt wärmstens und danken Ihnen für Ihre Unterstützung. Der Vorstand der Freidenker-Union Basel: Dr. Petra Aldridge-Gansauge, Vivian Aldridge, Susanne Suna, Felix Dürler, Ernst Küng, Lukas Schmid, Georges Rudolf (Präsident). FREIDENKER 4/07 Lehrerinnen und Lehrer müssen lesen und schreiben können! Hierzulande ist das selbstverständlich – in Ghana nicht. Mit Kursangeboten und gesetzlichem Druck soll die Qualität im dortigen Ausbildungswesen angehoben werden. Viele Lehrpersonen für handwerkliche und hauswirtschaftliche Bereiche in Normalschulen wie auch viele blinde Lehrpersonen sind Analphabeten. Um ihre Stellen behalten zu können, müssen sie Leseund Schreibkurse besuchen. Dafür fehlt vor allem den blinden Lehrern und Lehrerinnen schlicht das benötigte Schreibzeug. Das "Projekt Blind Ghana" verschafft ihnen die nötigen Blindenschrift-Schreibschablonen. In Ghana leben etwa 180'000 blinde Menschen; davon beherrscht nur 1% die Blindenschrift; denn selbst eine einfache Schreibtafel für Blindenschrift ist für viele unbezahlbar, obwohl sie lediglich aus zwei mit einem Scharnier verbundenen Platten aus Metall oder Plastik besteht, zwischen die ein Blatt Papier eingeklemmt wird. Mit einem stumpfen Griffel werden die Schriftpunkte einzeln durch den Raster der obern in kleine Mulden in der unteren 3 ZP-Wahlen 2007 Die KandidatInnnen ... Stefan Mauerhofer (*1966) ist Informatiker und arbeitet vollzeitlich bei einer Bank. Er ist in einer katholischen-evangelischen Familie in Grenchen aufgewachsen. 1983 ist er aus der Kirche ausgetreten und 1998 Mitglied der Grenchner Freidenker geworden. 2005 wurde er zum Präsidenten der Freidenker Grenchen gewählt. Stefan Mauerhofer ist verheiratet und lebt in Grenchen. Wieso möchte ich Präsident der FVS werden? Der Entschluss mich als Zentralpräsident zu bewerben, habe ich aus rationalen Gründen gewählt. Ich habe gesehen, dass die FVS einen neuen Präsident braucht und mir versucht vorzustellen, ob ich dieses Amt übernehmen könnte. Als Präsident einer Sektion habe ich schon einschlägige Erfahrungen sammeln können und ich denke ich würde auch mit dieser Aufgabe fertig. Als dann Sylvia auch ihre Kandidatur ankündigte, war es nur logisch, dass wir gemeinsam ein Kopräsidium anstreben würden. Wir beide sind voll berufstätig und hatten wohl ein gewisses Unbehagen von der Aufgabe und Last eines Präsidenten. Zusammen können wir jedoch die Arbeitslast teilen, unsere Stärken und Schwächen kombinieren und uns gegenseitig unterstützen. Ich war und bin immer noch der Meinung, dass die Hauptaufgabe eines Präsidenten darin besteht, ein Team zu führen. Ich kann nicht die ganze Arbeit alleine machen; nur im Team und in der Führung und Zusammenarbeit mit der Geschäftsstelle können wir erfolgreich sein. Ausserdem muss ein Präsident seinen Einfluss dahingehend ausnützen, um die unterschiedlichen Interessen der einzelnen Mitglieder und Sektionen zu einem Konsens zum Wohle des ganzen Vereins zu führen. Ich denke, dass Sylvia und ich uns recht gut ergänzen. Ich bin Sektionspräsident, sie schon mehrere Jahre im Zentralvorstand. Sie ist eine Frau, ich bin ein Mann. Und beide sind wir überzeugte Freidenker. Stefan Mauerhofer Chancen und Zukunft der FVS Obschon wir in einer vermeintlich liberalen Zeit leben, scheint es mir dennoch nicht einfach Mitglieder für die FVS zu finden. Zwar hat die Kirche vermehrt Austritte zu beklagen, wir können uns deshalb aber nicht unbedingt vermehrter Neumitglieder erfreuen. Zum Einen kann dies an der Tatsache liegen, dass viele Leute einfach nicht willig sind, nach der Kirchensteuer bei uns Mitgliederbeiträge zu leisten. Auch herrscht eine gläubige Grundstimmung in unserer Kultur. In den Augen vieler Menschen ist es nicht ein spezifischer, graubärtiger Gott welcher das Leben bestimmt. Aber etwas Höheres ist, in den Augen Vieler, für das Leben mit all seinen schönen, traurigen und schlimmen Seiten verantwortlich. Dadurch erhoffen sie sich, dass alles einen Sinn hat. Obschon wir selber die Geschehnisse in unseren Leben durch die Eigene Ansicht und Einstellung sinnvoller oder sinnloser darstellen und erleben können. Zum Anderen haben wohl auch viele Leute eine gewisse Angst, bzw. es ist ein eigentliches Tabu, sich ernsthaft Sylvia Steiner (*1973) ist in einer Freidenker-Familie aufgewachsen. Sie ist ausgebildete Detailhandelsund KV-Angestellte und arbeitet vollzeitlich im Controlling eines Verlages. Seit 1998 ist sie Mitglied des Zentralvorstandes der FVS und hat sich vor allem um das Ressort Soziales gekümmert. Sylvia Steiner ist verheiratet und lebt in Spreitenbach. und kritisch mit ihrer persönlichen Glaubenseinstellung zu befassen. Nicht zu vergessen die Bequemlichkeit. Schliesslich wurde man so erzogen, und damit hat es sich. Die Aufgabe der FVS sollte in meinen Augen sein, vermehrt ein emanzipiertes Denken in der Gesellschaft anzuregen. Dazu gehört auch ein gewisses politisches Engagement. Frei denkende Menschen sind aber auch freiheitsliebend. Daher ist bei allem Einsatz nicht zu vergessen, dass wir kein atheistisches Gegenstück zu Kirche oder gar Sekten sind. Auf zeitgemässe Art und Weise auf uns aufmerksam machen, mitreden in politischen Themen, die uns als Freidenker direkt betreffen, das ist in meinen Augen die Möglichkeit uns die Existenz zu sichern. Denn wir dürfen uns nicht der Illusion hingeben, dass wir dereinst ein riesiger Verein sein werden. Wir sind und werden sicher immer irgendwie Querköpfe sein, die braucht es in der Gesellschaft, aber sie sind nie die Mehrheit. Die vielleicht so klein wirkenden Ziele sind sehr schwierig zu erreichen, besonders in der heutigen Zeit. Es herrscht eine Übermass an Informationen im täglichen Leben. Will eine Organisation auf sich aufmerksam machen reicht ein kleines einfaches Inserat in der Zeitung nicht mehr. Die potenziellen Neumitglieder müssen 4 FREIDENKER 4/07 ZP-Wahlen 2007 ... und ihre Motivation durch originelle Weise auf uns aufmerksam werden. Dies braucht Energie, Arbeit und Ideenreichtum. Mit einer 100% Erwerbstätigkeit und Familie ist das so nicht zu vereinbaren. Daher stellen sich Stefan Maurerhofer und ich als Präsidentenduo zur Wahl. Da wir keine Profis sind in Sachen Werbung, und das ist es ja womit wir neue Mitglieder suchen müssen, ist ein fachmännisches Wissen nötig. Dafür benötigen die Stelle des Geschäftsstellenleiters. Eine Doppel-Präsidentschaft und ein Geschäftstellenleiter sind für die FVS ein absolutes Novum. Um der FVS die Möglichkeit zum Überleben zu geben, sollten wir jedoch auch neue Wege einschlagen. Somit ist die Chance grösser auf Erfolg. Es wäre falsch hier einen herausragenden Erfolg zu prophezeien. Jedoch bedeuten mehrere Köpfe auch mehr Ideen, Engagement, Kraft und Einsatz. Und mit der entsprechenden Ordnung und Koordination verderben diese Köche den Brei nicht! Sylvia Steiner Marc Wäckerlin (*1971) ist El. Ing. ETH und arbeitet vollzeitlich als Programmierer bei Siemens. Seit 10 Jahren ist er Mitglied der Freidenker Winterthur. 2000-2002 war er Mitglied des Zentralvorstandes der FVS und der Sektion Winterthur. Er betreute das Ressort Internet und hat die erste Webseite der FVS aufgebaut. Marc Wäckerlin ist verheiratet und lebt mit seiner Familie in Winterthur. In seiner Freizeit betreut er die Internetseite http://atheismus.ch. Kandidatur für die Wahl zum Zentralpräsidenten Was ist das Ziel von uns Freidenkern? Sind wir ein mit sich selbst beschäftigter Gesellschaftlichkeits- und Beerdigungsverein, oder wollen wir nicht vielmehr künftig die Stimme der religionsfreien Menschen sein, die einen konsequent laizistischen Staat fordert? Das zumindest würden unsere Statuten und Themenblätter eigentlich vorgeben. Tatsache ist, in den zehn Jahren, die ich bei den Freidenkern bin, befinden sie sich in einem andauernden Winterschlaf. Sie nehmen ihre Verantwortung, die Stimme der ungläubigen Mehrheit zu sein kaum wahr. Dabei gab es in dieser Zeit sehr viele Ereignisse, wo die Freidenker gefordert gewesen wären. Als in Winterthur eine Abstimmung über die Weiterführung der biblischen Geschichte an den Schulen geführt wurde, gelang es mir nicht, den Sektions- und Zentralpräsidenten wachzurütteln. Wir haben die Abstimmung auch prompt verloren. Auch als in der Zeitung stand, die Juden würden im Kanton Zürich nun auch Staatsgelder erhalten, haben weder die Geschäftsstelle noch der Zentralpräsident darauf reagiert. Zeitungswerbung wird, wenn überhaupt, nur unverbindlich und dezent neben den Todesanzeigen geschaltet. Wenn das der Weg sein soll, wie die Freidenker sich erneuern und verjüngen, so sind sie nach einhundert Jahren wohl am Ende. Wer stellt sich dann noch entschieden gegen den reaktionär-konservativ-christlichen Trends, der von mangelnder Aufklärung profitiert? In meiner kurzen Zeit im Zentralvorstand musste ich leider feststellen, dass man Neuem gegenüber ausgesprochen zurückhaltend war. Nachdem ich aus familiären Gründen zurücktreten musste, wollte ich letztes Jahr nochmals für den Vorstand kandidieren, allerdings mit der klaren Bedingung, dass ich mit entsprechendem Budget und Kompetenzen ausgestattet worden wäre, um auch etwas bewegen zu können. Dies lehnte der Vorstand ab. Nun, da der Zentralpräsident neu gewählt werden soll, ist die Gelegenheit gegeben, die Freidenker zu reaktivieren. Mein Ziel ist es, all denen, die sich aktiv an der Weiterentwicklung der FVS beteiligen wollen, den Rücken zu stärken, sie mit den notwendigen Kompetenzen auszustatten, während ich andererseits alles in meiner Macht stehende tun werde, notorische Bremser und Nörgler zurückzubinden. Auch werde ich dafür sorgen, dass die FVS mehr in den Fokus der Öffentlichkeit gerät. Es werden Leserbriefe und Stellungnahmen im Namen der FVS zu allen uns wichtigen Themen verschickt und Inserate geschaltet. Dafür bauen wir mit Hilfe der Mitglieder eine Medienbeobachtung auf. Falls die Geschäftsstelle an der Delegiertenversammlung nicht einen überzeugenden Leistungsausweis vorlegen kann, beabsichtige ich, das Geld für die Geschäftsstelle künftig für Werbung auszugeben, und zwar nicht neben den Todesanzeigen. Wir müssen vermehrt junge Mitglieder werben. Diejenigen, die in ihrer Adoleszenz gerade vor den grossen Fragen des Lebens stehen, sind die potentiellen Mitglieder, welche unsere Zukunft sichern können. Von daher sind z.B. Schul- und Maturitätszeitungen ein ideales und kostengünstiges Werbemedium. Marc Wäckerlin Fragen an die KandidatInnen? In der nächsten Nummer des FREIDENKERs werden die KandidatInnen Gelegenheit haben, auf Ihre Fragen einzugehen. Einsendungen bis 15. April 2007 an die Redaktion. FREIDENKER 4/07 5 Wertediskussion "Vision für Europa" Die Internationale Humanistische und Ethische Union (IHEU) hat zusammen mit der European Humanist Federation (EHF) und den Catholics for a Free Choice (CFFC) eine gemeinsame, säkulare WerteErklärung formuliert und mit folgender Begründung zum 50. Jahrestag der Europäischen Union lanciert: "Der 50. Jahrestag der Gründung der europäischen Union fällt in eine Zeit, in der die Prinzipien und Werte, auf denen das moderne Europa gründet, erneut gefährdet sind. Die jüngsten Ereignisse haben die scharfen Gegensätze aufgezeigt zwischen jenen, die unsere liberalen humanistischen Werte teilen und jenen, die eine autoritärere Gesellschaft wünschen oder unsere Kultur der Toleranz dazu missbrauchen, Intoleranz zu fördern und die Demokratie zu unterlaufen. Wir bieten unsere "Vision für Europa" allen Menschen Europas an als Bekräftigung unserer gemeinsamen Werte: den liberalen Werten von individueller Freiheit, Demokratie und Rechtsstaatlichkeit, auf denen die moderne europäische Zivilisation beruht. Dies sind nicht Werte einer einzelnen Kultur oder Tradition, sondern unsere gemeinsamen Werte, die es den EuropäerInnen jeder Herkunft, Kultur und Tradition ermöglichen, in Frieden und Eintracht zusammenzuleben. Die "Vision für Europa" ist das Ergebnis einer einzigartigen Zusammenarbeit zwischen AkademikerInnen, PolitikerInnen, SchriftstellerInnen, Führungspersonen und säkularen und religiösen Nichtregierungsorganisationen." Die nebenstehende Brüsseler Erklärung ist die Kurzversion der "Vision für Europa". Sie ist in 15 europäische Sprachen übersetzt worden. Ziel der InitiantInnen ist es, dass die Erklärung von möglichst vielen Menschen und Organisationen der EULänder sowie Norwegens, Islands und der Schweiz unterzeichnet wird. Die elektronische Unterzeichung via Internet kann vorgenommen werden auf: www.avisionforeurope.org. Brüsseler Erklärung Wir, die Menschen Europas, bekräftigen hiermit unsere gemeinsamen Werte. Sie beruhen nicht auf einer einzigen Kultur oder Tradition, sondern gründen sich in allen Kulturen, die das moderne Europa ausmachen. Wir bekräftigen den Wert, die Würde und die Autonomie jedes Individuums und das Recht eines jeden auf die größtmögliche Freiheit, die sich mit den Rechten anderer vereinbart. Wir unterstützen Demokratie und Menschenrechte sowie die Rechtsstaatlichkeit und streben die bestmögliche Entwicklung eines jeden Menschen an. Wir erkennen unsere Fürsorgepflicht für die ganze Menschheit einschließlich künftiger Generationen und unsere Abhängigkeit von und Verantwortung für die natürliche Welt an. Wir bekräftigen die Gleichheit von Männern und Frauen. Alle Personen, unabhängig von Rasse, Herkunft, Religion oder Glaube, Sprache, Geschlecht, sexueller Orientierung oder Können, müssen vor dem Gesetz gleich behandelt werden. Wir bekräftigen das Recht eines jeden, eine Religion oder einen Glauben eigener Wahl anzunehmen und zu befolgen. Aber der Glaube irgendeiner Gruppe darf nicht zur Einschränkung von Rechten anderer führen. Wir halten daran fest, dass der Staat neutral bleiben muss in Angelegenheiten von Religion und Glaube, und niemanden bevorzugen oder benachteiligen darf. Wir halten daran fest, dass persönliche Freiheit mit gesellschaftlicher Verantwortung verbunden sein muss. Wir streben danach, eine gerechte Gesellschaft zu bilden, die auf Vernunft und Mitgefühl aufbaut, in der jeder Bürger in die Lage versetzt wird, sich voll einzubringen. Wir halten fest an Toleranz und Meinungsfreiheit. Wir bekräftigen das Recht eines jeden auf eine offene und umfassende Bildung. Wir lehnen Einschüchterung, Gewalt und Anstiftung zu Gewalt zur Förderung von Streitigkeiten ab und halten daran fest, dass Konflikte durch Verhandlungen und legale Methoden gelöst werden müssen. Wir halten fest an der Freiheit der Forschung in jeder Sphäre menschlichen Lebens und an der Anwendung der Wissenschaften im Dienst menschlichen Wohlergehens. Wir streben danach, Wissenschaft kreativ, nicht destruktiv zu nutzen. Wir halten fest an der Freiheit der Kunst, achten künstlerische Kreativität und Imagination und anerkennen die verändernde Kraft der Kunst. Wir bekräftigen die Bedeutung von Literatur, Musik, und der visuellen und gestaltenden Künste für die persönliche Entwicklung und Erfüllung. So verabschiedet am 25. März 2007, zum 50. Jubiläum des RomVertrages und der Gründung der Europäischen Union. 6 FREIDENKER 4/07 Büchertisch FVS Schweiz Atheismus CODEX ATHEOS Paul Schulz setzt sich noch einmal mit den Fragen auseinander, die ihn sein Leben lang beschäftigt und umgetrieben haben: Der Mensch / Religion und Gott / Die Gesellschaft und die Religion / Geist und Materie. Mit seinen Antworten hat er sich völlig von den hergebrachten Vorstellungen von Religion und Gott losgelöst und ist beim eigenständigen und eigenverantwortlichen Menschen gelandet, beim Atheismus. Schulz's aufklärendes Ziel lautet denn auch: Erst mit der Loslösung von Gott als der grösstmöglichen Bevormundungsautorität befreit sich der Mensch zu einem autonomen, sich selbst verantwortenden Ich. Der Bogen dieses Werkes ist weit gezogen und doch ist dieses weite Ausholen bis in die Anfänge der Philosophie und den kritischen Denkens im klassischen Griechenland notwendig. Der Autor erbringt den Nachweis, dass unser sich christlich nennendes Abendland eben nicht erst mit dem Christentum begonnen hat, sondern das die Wurzeln des unabhängigen europäischen Denkens sehr viel weiter reichen und vieles aus diesem Denken bis in unsere Neuzeit hinein reicht. Und er zeigt damit, dass das AbendPaul Schulz *1937 gelang es, mit seinen "weltlichen Predigten" sehr viele Menschen anzusprechen. Als "Ketzerpastor" erlangte er Bekanntheit in seiner Vaterstadt Hamburg. In einem Interview mit der Zeitung "Die Welt" in den 1970er-Jahren, sagte er, dass "es Gott so nicht gibt, wie es die Bibel und die Kirche verkündigen". Im anschliessenden Kirchenpro-zess wurde Paul Schulz das Amt als Pastor abgesprochen, wodurch er alle geistlichen und materiellen Rechte verlor. Er ist bis heute der einzige Pfarrer, der von der evangelischen Kirche verurteilt und ausgeschlossen wurde. Paul Schulz hat eine Senioren-Akademie aufgebaut und geführt, er ist Autor mehrerer Bücher. land zur Initialkultur der säkularen Vernunft wurde. Er hinterfragt den Sinn so genannter "Christlicher Wertegemeinschaften" in unserer Zeit und macht die Verzahnung und Verquickung der Kirchen mit den politisch Mächtigen deutlich. Die Entwicklung des kritischen und eigenständigen Denkens, sowie der säkularen Rationalität in aufschlussreicher Weise dargestellt. Die Frage nach der Stellung des modernen, säkularen und demokratisch verfassten Staates – also letztlich die Frage nach dem Menschenrecht contra Gottesrecht – wird klar herausgearbeitet. Obwohl selbst zum Atheisten geworden, verschweigt der Autor jedoch nicht das Versagen des politischen Atheismus im 20. Jahrhundert. Für selbständige und kritische Geister wird sich dieses umfangreiche Buch als ein kenntnisreiches und lesenswertes Nachschlagewerk erweisen. Paul Schulz CODEX ATHEOS Die Kraft des Atheismus Verlag Rauschenplat 490 S., Euro 29.80 ISBN-10: 393551915X ISBN-13: 9783935519151 Daten Zentralvorstand 2007 Sa., 16. 6, 18. 8, 20. 10., Bern DV 2007 Sonntag, 6. Mai 2007 10:00 Hotel Bern, Bern Grosser Vorstand 2007 Sa., 24. November 2007, Olten in den Sektionen Agenda Basel – Union Jeden letzten Freitag im Monat ab 19:00 Uhr: Freie Zusammenkunft im Restaurant "Storchen" Basel Basel – Vereinigung Jeden letzten Donnerstag im Monat 15 bis ca. 17:30 Uhr: Donnerstag Hock Restaurant "Park", Flughafenstr. 31 Bern Montag, 9. April ab 19:00 Freie Zusammenkunft Freidenkerhaus, Weissensteinstr. 49 B Grenchen Samstag, 28. April 10:30 Besuch des Museums der Anthropologie Universität Zürich-Irchel Führung durch ein Mitglieder der Freidenker Grenchen. Gäste aus anderen Sektionen sind willkommen. Details: www.freidenker-grenchen.ch Frohe Ostern!! Winterthur Mittwoch, 4. April Mittwochstamm Restaurant "Chässtube" 19:00 Wie bitte? Mittwoch, 9. Mai 9:30 Tagesausflug Tierheim "Choli" in Saland, Mittagesssen, Metallwarenfabrik "Kuhn AG" in Rikon. Fahrt mit Privatautos ab Bahnhof Winterthur. Anmeldung bei Dünki: 052 222 98 94. Zürich Montag, 16. April 14.30 Freie Zusammenkunft Thema: "Indische Kultur und Hinduismus". Referent Dr. Satsih Joshi (Indien). Anschliessend Diskussion. Restaurant "Schweighof" Es sind alle herzlich eingeladen auch Mitglieder anderer Sektionen. FREIDENKER 4/07 7 FVS Freidenker-Vereinigung der Schweiz Mitglied der Weltunion der Freidenker (WUF) und der Internationalen Humanistischen und Ethischen Union (IHEU) Trauerfeiern Basel (Vereinigung) 079 217 01 29 oder 061 321 31 48 Basel (Union) 061 601 03 43 oder 061 601 03 23 Bern 079 449 54 45 oder 031 911 00 39 Grenchen und Umgebung 076 53 99 301 oder 032 645 38 54 Luzern und Innerschweiz 041 420 45 60 Mittelland 062 926 16 33 St. Gallen 052 337 22 66 Vaud/Waadt 026 660 46 78 ou 022 361 37 12 Winterthur und Thurgau 052 337 22 66 Zürich 044 463 16 55 Sollte unter der regionalen Nummer niemand zu erreichen sein, wenden Sie sich bitte an die FVS-Geschäftsstelle: 031 371 65 67 oder an 052 337 22 66 www.freidenker.ch Sektionen Winterthur Winterthurer Freidenker Postfach 1806, 8401 Winterthur Präsident: J.L. Caspar 052 337 22 66 Sekretariat: D. Dünki 052 222 98 94 Familiendienst: M.Ochsner 052 232 04 77 Basel FVS Basel und Umgebung Postfach 260, 4010 Basel Präsident: H. Stieger 079 217 01 29 Vizepräsidentin: B. Bisig 061 321 31 48 Kassier: R. Wenger 061 692 86 27 Fax 061 692 86 28 Mitgliederdienst: R. Frey 061 421 12 80 Freidenker-Union Region Basel USF Postfach 4471, 4002 Basel Präsident: G. Rudolf 061 601 03 43 Infos/Mitgliederdienst: 061 601 03 23 Postkonto: 40-4402-5 Zürich Freidenker Zürich Postfach 7210, 8023 Zürich *auch Fax Präs.: H. Rutishauser 044 463 16 55* Mitgliederdienst: M. Dobler 044 341 38 57 FREIDENKER - BIBLIOTHEK Zürich, im Sozialarchiv Stadelhoferstr. 12 (Nähe Bellevue) Bücherausgabe: Mo. - Fr. 10–20 Uhr Sa. 10–13 und 14–16 Uhr Auskunft: 044 251 80 66 Bern Freidenker Bern, Postfach 831 3550 Langnau d.aellig@bluewin.ch Präsident: D. Aellig 079 449 54 45 Genf Libre Pensée de Genève 27 ch. des quoattes, 1285 Avusy Président: J.P. Bouquet tél. et fax 022 756 40 49 8 FVS-Geschäftsstelle Mitglieder melden ihre Adressänderungen bitte an die Sektionen. Zuschriften an den Vorstand, AboMutationen, Auskünfte, Materialbestellungen an: Freidenker-Vereinigung der Schweiz FVS, Geschäftsstelle Postfach CH-3001 Bern Tel. 031 371 65 67 Fax 031 371 65 68 info@freidenker.ch Postkonto: 84-4452-6 Grenchen FVS Sektion Grenchen und Umgebung, Postfach 418, 2540 Grenchen Präsident: S. Mauerhofer 076 388 46 39 info@freidenker-grenchen.ch Mitgliederdienst/ Lotti Höneisen Krankenbesuche: 076 53 99 301 Adressänderungen an: Postfach 2622, CH-4002 Basel Mittelland FVS Sektion Mittelland Postfach 56, 4628 Wolfwil Präsident: H. Haldimann 062 926 16 33 Schaffhausen Freidenker Schaffhausen Postfach 69, 8213 Neunkirch Kontakt: R. Imholz 079 751 41 38 Impressum Redaktion Reta Caspar Rainweg 9 031 911 00 39 CH-3052 Zollikofen E-mail: reta.caspar@swissonline.ch Erscheinungsweise monatlich Redaktionsschluss 15. des Vormonats Jahresabonnement Schweiz: Fr. 30.– Ausland: Fr. 35.– (B-Post) Probeabonnement 3 Monate gratis Druck und Spedition Printoset, Flurstrasse 93, 8047 Zürich www.printoset.ch ISSN 0256-8993, Ausgabe 4/2007 Namentlich gekennzeichnete Beiträge können, aber müssen nicht mit der Ansicht der Redaktion übereinstimmen. St. Gallen FVS Regionalgruppe St. Gallen c/o S. Breitler Haldenweg 37, 9100 Herisau Kontakt: S. Breitler 071 351 29 81 Tessin/Ticino P.P./Journal CH-4002 Basel Associazione Svizzera dei Liberi Pensatori (ASLP) Sezione Ticino Casella postale 721, 6902 Paradiso Presidente: R. Spielhofer 091 994 21 45 Waadt/Vaud Ass. vaudoise de la Libre Pensée Case postale 5264, 1002 Lausanne Président: J.P. Ravay 022 361 94 00 Secrétariat: 026 660 46 78 AZB