Freidenker 08/2006.pdf

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(file: @@freidenker-200608.pdf@@)libero pensatore 91. Jahrgang Nr. 8 August 2006 In seinem kürzlich erschienenen Buch definiert der australische Humanist Max Wallace die Purpurne Ökonomie als das Vermögen, das durch die andauernde MassenSteuerbefreiung von religiösen Organisationen, ihren diversen Ablegern und karitativen Institutionen generiert wird. Im folgenden Artikel schreibt der Autor über diesen millionenschweren Mitteltransfer zu Lasten von Steuerzahlern, die mehrheitlich keine Ahnung haben, dass sie mit ihren Steuergeldern die Kirchen massiv unterstützen. Das Fehlen von Literatur zu diesem Thema spricht für sich und für den historischen und immer noch andauernden Einfluss der Kirchen auf die Regierungen. Insbesondere in Europa gibt es etliche Staaten die keine formale Trennung von Staat und Kirche haben. Die meisten Menschen in diesen Staaten sind sich jedoch nicht bewusst, dass die Kirchen bis zu 10% ihres Lohnes aufsaugen – ob sie selber Mitglied sind oder nicht. Dies geschieht einerseits direkt via Kirchensteuern und andererseits indirekt via Steuerbefreiung und besondere Steuer-Privilegien, welche auf dem Weg der Gesetzgebung von den jeweiligen Regierungen gewährt werden. In Deutschland waren es die Atheisten, die mit juristischen Mitteln Licht in die ganze Sache gebracht haben: Kürzlich musste die deutsche Regierung eingestehen, dass es unangebracht sei, dass zwischen 8 und 9 Prozent des Einkommens von Atheisten an die Kirche weitergeleitet wird. "'Die Kirchen müssen endlich verpflichtet werden, Auskunft über ihr Vermögen zu geben." Liz O'Donnell in ihrer Rede vor dem irischen Senat. Seite 4 Purpurne Ökonomie BürgerInnen, die das nicht wollen, müssen sich direkt an den Staat wenden mit einer Erklärung, dass sie keiner Kirche angehören – daraufhin wird ihnen die entsprechende Summe von den Steuern abgezogen. Davon machen viele BürgerInnen Gebrauch. Grundlage ist in Deutschland ein Kondies nicht – das Konkordat kam einige Jahre nach jenem mit Mussolini, welches den Grundstein legte zum heutigen Reichtum des Vatikans. In den USA ist – trotz formaler Trennung von Staat und Kirche – im 19. Jahrhundert den Kirchen die Steuer- Vatican kordat von 1933, das zwischen Papst Pius XI und Adolf Hitlers Regierung abgeschlossen worden war. Dieses Konkordat bekräftigte das Arrangement zwischen Staat und Kirche, formalisierte es und machte es schliesslich auch transparent. Hitler diente das Abkommen zur Stärkung seiner Glaubwürdigkeit angesichts seiner sich entfaltenden kriminellen politischen Strategien. Den Papst scherte "Dass Gott nicht ist, ist ein Postulat der praktischen Vernunft ... das Bewusstsein der Freiheit verpflichtet zur Verantwortung" Hans Saner. Seite 5 befreiung zugesprochen worden, was selbst kleinen Glaubensgemeinschaften zu grossem Reichtum verhalf. 1996 schrieb die Zeitschrift TIME, dass die Mormonen in Utah über ein Vermögen von rund 30 Mia US$ verfügen. Etwa zur gleichen Zeit wurde geschätzt, dass die kleineren Gemeinschaften zusammen weitere 15.6 Mia US$ besassen. Dazu kommt, dass Seite 4 heute fundamentalistische "Eine Leitkultur 'Humanismus und Aufklärung' bietet Orientierung ohne die Souveränität des Einzelnen unnötig einzuschränken." M. Schmidt-Salomon. Seite 7 FREIDENKER 8/06 1 Un libro sempre attuale Primo vero –"libero pensatore"! (3) Terza e ultima parte dell'articolo di Marco Brenni su Friedrich Nietzsche. La prima parte è apparsa sul freidenker-libero pensatore 6/06, la seconda sul freidenker-libero pensatore 7/06. Ebbene: tutta questa insistenza, per non dire "vera ossessione", di Nietzsche per la "volontà di potenza", contribuì purtroppo ad affibbiargli l'insulto, d'esser stato addirittura un"precursore" del nazismo. Invero fu sua sorella, che riunì tutti gli aforismi sulla volontà di potenza dell'illustre fratello, post mortem (1900), in un unico grosso volume, intitolato per l'appunto: "La Volontà di Potenza" e lo consegnò ai nazisti, allo scopo d‘ingraziarseli. Ma se c'era una persona che avrebbe profondamente odiato il regime eminentemente statalista ed oppressivo del nazifascismo, sarebbe stato proprio lui: intanto, era di carattere piuttosto anarcoide e anche aristocratico: sopportava male, già il solo il "concetto" di "Stato". Inoltre, non credeva affatto nella pretesa superiorità della "razza ariana", (terminologia che ai suoi tempi, non esisteva nemmeno), ma addirittura, valeva il contrario: se egli "disprezzava", ad ogni piè sospinto, un popolo, (impregiudicata la validità o no delle sue ragioni, e sempre ricordando, che ogni generalizzazione, è in ogni caso fuori luogo), questi per lui, era proprio quello tedesco (!). Ribadiva sovente, che i tedeschi dovevano finalmente lasciare in pace gli ebrei, (perseguitati in Germania, già a far tempo da Lutero, perché considerati: "popolo deicida" ! -sic-); infatti, secondo Nietzsche erano assai più dotati di loro, e questo, in ogni ambito! Fece ovvia eccezione, solamente per alcuni esponenti di punta della cultura tedesca, come ad es. Goethe, Schiller e diversi filosofi, nonché musicisti e grandissimi compositori, eccezion fatta tuttavia, proprio per Wagner, che invece era ammirato incondizionatamente, proprio dai nazisti, ed assunto, come tipico cantore ed esaltatore della grande Germania" e della "mitologia teutonica" in genere: infatti, Wagner decantava proprio la "germanicità" che Nietzsche di contro, considerava come, "mero ciarpame mitologico"! Altro che filosofo pre-nazista …! In ogni caso, il "Superuomo" a cui aspirava Nietzsche, era ben altra cosa: nasceva dalla sua ferma convinzione che siccome non esiste alcun senso rivelato per questa nostra vita, l'unica via d'uscita dalla mediocrità, per lui, insopportabile, era di tendere a "superare se stessi", ma come elevazione culturale e spirituale, e non di certo, nel senso di diventare dittatori. E questo per conferire la massima dignità all'esistenza umana, che sennò, almeno per lui, non avrebbe avuto né senso, né valenza alcuna. Ovviamente, Nietzsche, non aveva "capacità politiche", (ma nemmeno facevano parte dei suoi interessi); anzi, per fondare una "Polis", o addirittura, uno Stato sociale, era un filosofo, del tutto inutilizzabile. In sostanza, era portato soprattutto ad indagare nei "meandri nascosti" vale a dire, ad es: dell'animo umano, del potere, dei costumi, delle credenze, miti vari, e soprattutto, religioni. Fu un geniale grande aristocratico, pure "reazionario": ma non nel senso solo negativo del termine, (come è inteso oggigiorno): ammirava soprattutto i tempi antichi. Avrebbe volentieri voluto riportarci alla Grecia presocratica, (che ammirava mol-tissimo), ma soprattutto a quella preplatonica; infatti Platone non gli piaceva per nulla, soprattutto per le sue idee, da lui giudicate, del tutto "fantasiose ed irrazionali", quando parlava dell' "anima immortale", oppure della sua concezione pura-mente metafisica dell'Universo. Rendeva Platone responsabile d'avere, malamente influenzato l'intera civiltà occidental (cristiana), fuorviandola sul "dualismo": ossia, la concezione dell'uomo come composto di due elementi nettamente separati: ossia, "corpo" ed "anima", quest'ultima considerata, senza prova alcuna, e contro ogni ragionevolezza, addirittura come …"immortale". Friedrich Nietzsche (1844-1900) Tale concezione "fantastica" della vita umana, fu poi ripresa, integralmente, dal cristianesimo … ed ebbe conseguenze oltremodo pesanti per l'intera civiltà occidentale! Altro periodo storico che godeva della sua massima considerazione ed ammirazione era il Rinascimento italiano: e proprio perché veniva meno il senso religioso della vita, e si poneva al centro dell'attenzione proprio "l'Uomo", (nel senso: "der Mensch") e nella vita qui sulla terra e non altrove, nei cieli. Certo, è considerato "nichilista": ma anche qui, sono necessarie alcune precisazioni, per evitare i soliti malintesi, fomentati soprattutto dai suoi detrattori. Era in effetti un nichilista "relativo", e non "assoluto": infatti, era per il "Sì" incondizionato alla libera espressione d'ogni forma di "forza vitale". Di contro, era nichilista "assoluto", solamente nei confronti della civiltà occidentale cristiana: non percepiva, né tantomeno credeva, in un senso della vita nella forma "rivelata", cioè d'origine "teologica". Se in effetti, non sussiste più alcun "senso rivelato" o "finalistico" della vita, allora, e ciò era sua ferma convinzione, siamo solo noi che dobbiamo conferirle un senso. Da qui derivava sicuramente anche la sua incondizionata ammirazione e glorificazione della "volontà", che tutto può, anche a dispetto della natura, sovente purtroppo maligna; (in ciò, fu pure influenzato da Schopenhauer). Nietzsche merita indubbiamente di pag. 3 esser rivalutato, perché la 2 FREIDENKER 8/06 FVS intern Neues aus dem Zentralvorstand An seiner ersten Sitzung nach der DV traf sich der ZV im Juni wie gewohnt in Bern und konnte die erstmals die neue Verstärkung aus der Sektion Zürich begrüssen (siehe Kästchen). Die Traktanden der Sitzung betrafen auch eine Nachlese der Diskussionen an der Delegiertenversammlung 2006 in Bern. Aus dem Protokoll: FVS-Logo Die Reaktionen an der DV haben gezeigt, dass die Diskussion eines Logos endlos ist. Der ZV beschliesst einstimmig, bei einer Enthaltung, dass der Schriftzug der Freidenker Vereinigung Schweiz (alle drei Landessprachen) mit dem Grafiker neu gestaltet wird. Auf ein Bild-Logo wird verzichtet. Sonderbeitrag Geschäftsstelle Der ZV bringt ein gewisses Verständnis für die Sonderfälle Tessin und Waadt auf. Die beiden Sektionen brachten ein, dass sie von der Tätigkeit der Geschäftsstelle aufgrund der sprachregionalen Unterschiede keinen direkten Nutzen haben. Die Anwesenden beschliessen, diesen Sektionen wie allen anderen die Rechnung über den Sonderbeitrag zu stellen und so den Beschluss der DV auszuführen. Wenn Sektionen eine Sonderbehandlung fordern, müssen sie sich melden. Sonderlösungen, die dem DV-Beschluss zuwiderlaufen, können aber nicht vom Zentralvorstand beschlossen werden. Basel FVS und Basel Union müssen die Bilanzen nachreichen, damit der cont. pag. 2 Blickpunkt FVS Die FVS erhält ein neues Erscheinungsbild Der neue Schriftzug liegt zur Beurteilung vor. Der Zentralvorstand wird in den nächsten Tagen darüber befinden. Die Logo-Frage ist eine der Voraussetzungen für alle weiteren Arbeiten. Als erstes werden dann der Leporello, das Briefpapier (spezifisch für jede Sektion) und die Visitenkarten erstellt. Details über die Dokumente und die Bezugsmöglichkeiten teilen wir euch im nächsten FREIDENKER mit. Zeitgleich gehen die Arbeiten an der neuen Website mit grossen Schritten voran. Wir freuen uns, damit noch mehr Besucher für die Themen der Freidenker zu sensibilisieren, was sich positiv auf die Mitgliederzahlen auswirken wird. Mit diesen ersten Massnahmen schaffen wir ein umfassendes Paket an Neuerungen die für einen Ausbau des Mitgliederstamms enorm wichtig sind. Die Geschäftsstelle braucht eure Mithilfe! Nach wie vor bitte ich euch mir mögliche Referenten für einen Vortrag bekannt zu geben. Bitte denkt auch daran Zeitungsartikel, welche Themen der Freidenker betreffen, zu sammeln. Artikel ausschneiden, in ein Couvert stekken und einsenden an: FVS Geschäftsstelle, Postfach, 3001 Bern Veranstaltungen Bitte teilt mir auch eure Veranstaltungen mit, so dass ich bei der einen oder anderen Gelegenheit dabei sein kann. Ich wünsche Euch allen schöne Sommertage! Peter Rettenmund FVS-Geschäftsstelle Sonderbeitrag berechnet werden kann. Mit den Korrekturen dieser beiden Sektionen entsteht erst eine bereinigte Übersicht der Finanzlage. Mitgliedschaft auf Lebenszeit Die von der DV via Statutenänderung beschlossenen Mitgliedschaften auf Lebenszeit werden von der Geschäftsstelle verwaltet. Der Zentralvorstand setzt die Höhe des Beitrags fest. Von der Zentralkasse muss ein separates Konto geführt werden, von dem jeweils die jährlichen Beiträge abgebucht werden. Neu im Zentralvorstand André Kessler Er ist 75 Jahre alt, Vater von 4 Söhnen und lebt als sogenannter Heimweh-Basler mit seiner Lebenspartnerin in Zürich. In seiner kaufmännischen Laufbahn bewährte er sich als Geschäftsführer in KMUs der Kunststoffindustrie und des Baugewerbes. Sein Interesse gilt der Philosophie, Sozialem und der "Verbesserung der Welt". Vor 18 Jahren aus der Kirche ausgetreten, hat er ab 2000 Veranstaltungen der FVS Zürich besucht und ist schliesslich 2003 aktives und geschätztes Mitglied und inzwischen auch Revisor der Sektion geworden. Herzlich willkommen im ZV! sua "Weltanschauung", si riflette oggigiorno, ma in modo distorto, proprio in questa civiltà "postmoderna", ad impronta fortemente individualistica, e persino in un certo senso almeno, "nichilista": ma non come auspicato da Nietzsche: cioè solo e soprattutto nei confronti delle religioni e credenze irrazionali varie: quelle purtroppo stanno risorgendo, eccome (!), grazie anche all'enorme "vuoto ideologico" lasciato, dal fallito credo marxista... Oggi viviamo purtroppo, in una società "usa e getta", e non solo nei confronti di "cose o oggetti", ma soprattutto, nei confronti della "Persona", che viene usata sempre più, come mero mezzo e non rispettata come fine, (come invece intendeva Nietzsche, soprattutto nella sua concezione del "Superuomo"). E "finalistico", non è di certo inteso nel senso religioso del termine, ma come possibilità di massima realizzazione personale nella vita qui, su questa terra e non altrove, nelle del tutto improbabili… "sfere celesti"! Infatti dell'eventuale "Al di là", non ne sappiamo proprio nulla, e nemmeno c' interessa… Però l'esistenza, rappresenta, ciò non di meno, un impegno, ma soprattutto, una responsabilità, di non poco conto, perché non si può sbagliare la molto probabilmente unica vita, che c'è stata concessa! Marco Brenni FREIDENKER 8/06 3 Fortsetzung von S. 1 Kirchen in den USA Geld in politische Kampagnen stecken,scheinbar ohne die Vorschrift zu verletzen, dass steuerbefreite Kirchen keine politischen Ziele verfolgen dürfen. In Japan gibt es ein paar Tausend Kulte und Minderheitsreligionen, welche ebenfalls von Steuerbefreiung profitieren. Das Phänomen ist so weit verbreitet, dass es sogar zum Thema einer Filmkomödie wurde "The Taxing Woman": darin verfolgt eine enthusiastische Steuerfahnderin eine dubiose religiöse Gruppierung, die von der Steuerbefreiung profitiert. Aber das Lachen blieb den Japaner im Halse stecken, als sie erfuhren, dass die Aum-Sekt (auf Empfehlung des Dalai Lama vom japanischen Staat steuerbefreit), mit ihren Steuergeldern 1995 jenen Giftgas-Anschlag in der Tokioer U-Bahn verübte. Auch in Asien, insbesondere in Thailand ermöglichen ähnliche Steuerbefreiungsgesetze und mangelnde Kontrolle korrupten buddhistischen Gruppierungen massiven Betrug auf Kosten der SteuerzahlerInnen. Warum wir SteuerzahlerInnen in liberalen Demokratien, die keine religiöse Staaten sind, für Organisationen zahlen sollen, mit denen wir fundamentale Differenzen haben, diese Frage braucht eine Antwort! Natürlich basiert diese Tatsache auf mangelnder Trennung von Staat und Kirchen. Eigentlich wäre sie die Basis jeder Demokratie. Aber selbst im laizistischen Frankreich profitiert die Kirche trotz formaler Trennung seit 1905 heute noch von der Steuerbefreiung! Warum diese Muster der Steuerprivilegien sich weltweit wiederholen, ist eine noch kaum erforschte Geschichte. Als Grund für die Privilegierung wirdoft angeführt, dass religiöse Organisationen wohltätig seien und es sich deshalb um eine Art Subventionierung dieser Tätigkeit handle. Aber das sollte wir uns genauer ansehen: zuerst müssen die Zahlen dieser gemeinnützigen Werke auf den Tisch kommen, bevor wir entscheiden, dass sie subventionsberechtigt sein sollen. Wer öffentliche Gelder beansprucht, muss auch der Öffentlichkeit gegenüber verantwortlich sein. Dann könnte es sein, dass ich mit der Zielsetzung einiger dieser Wohltätigkeitsinstitutionen nicht einverstanden bin – dann sollte mir, wie etwa in Italien, der Staat die Möglichkeit bieten, wenigsten einen Teil meiner Steuern von mir gewählten Institutionen zukommen zu lassen. Tatsache ist, dass die Kirchen direkt und indirekt etwa 10% unseres Einkommens erhalten und damit ein immenses, sich selbst reproduzierendes Vermögen gescheffelt haben – und, dass dies eines der best gehütetsten Geheimnisse ist, verdeckt durch Traditionen, politische Seilschaften und komplexe rechtliche Konstruktionen, die mögliche Kritiker über Jahrhunderte blenden konnten. Die katholische Kirche, welche die Trennung von Staat und Kirche immer abgelehnt hat, ist die grösste Profiteurin dieses Spiels. Im November 2005 – im Zusammenhang mit den Kompensationszahlungen an Missbrauchsopfer der katholischen Kirche Irlands – hat die Parlamentarierin Liz O'Donnell im irischen Senat gesagt, dass es an der Zeit sei, dass diese ihr Vermögen offen lege. Dies ist das erste Mal dass ein Mitglied eines Parlamentes gesagt hat, was zu sagen ist: Regierungen müssen aktiv werden und die Vermögen der Kirchen erheben, die Steuergesetzgebung und die Privilegien der Kirchen neu zu überdenken und endlich die Trennung von Staat und Kirche umzusetzen – so wie man dies im 21. Jahrhundert erwarten würde. Die Kirchen glauben zu wissen, wie sie den Tod umgehen können, sie wissen jedenfalls sehr genau, wie sie Steuern vermeiden können. Es ist Zeit – im Namen der Demokratie und der Gleichheit – ihr steuerfreies Leben zu beenden. Max Wallace Präsident der Australian National Secular Association Dieser Artikel erschien im März 2006 in den "International Humanist News" der IHEU unter dem Titel "The Purple Economy" . (Übersetzung Reta Caspar) 4 FREIDENKER 8/06 Was bin ich – Agnostiker oder Atheistin? Immer wieder werden FreidenkerInnen gefragt, was sie denn eigentlich sind, AtheistInnen oder AgnostikerInnen. Um die Selbstpositionierung und die Diskussion unter FreidenkerInnen zu stimulieren, drucken wir in dieser und den nächsten paar Nummern des FREI-DENKERs Texte zum Thema ab. Sie sollen als Definitionsversuche verstanden und hinterfragt werden und vor allem der Schärfung der eigenen Argumentation dienen. Beiträge unserer LeserInnen dazu sind ebenfalls willkommen. Göttern und anderen höheren Wesen grundsätzlich unerkennbar sei, wird auch als starker Agnostizismus bezeichnet. Dagegen bezeichnet schwacher Agnostizismus die Auffassung, dass die Existenz von höheren Wesen nicht grundsätzlich unerkennbar ist, sondern nur zum gegenwärtigen Zeitpunkt unbekannt ist. Während ein schwacher Agnostiker auf die Frage, ob es einen Gott gibt, mit "Ich weiss nicht" antworten würde, wiese ein starker Agnostiker diese Frage als unsinnig zurück. Atheismus Als Atheismus (vom altgriechischen atheos, "ohne Gott") wird die weltanschauliche Grundhaltung des Nichtglaubens bzw. des Fehlens eines Glaubens an einen Gott bezeichnet ("glauben" im Sinne von "annehmen, für wahr halten"). Atheismus kann mit der ausdrücklichen Verneinung der Existenz einer Gottheit (oder mehrerer Götter) und transzendenter Wesen allgemein einhergehen. Atheismus wurde im Sinne von "gottlos" auf Anschauungen angewendet, die im Konflikt mit den etablierten Religionen standen. Insbesondere im angelsächsischen Raum ist die Unterscheidung in "starken" (bzw. "positiven") und "schwachen" (bzw. "negativen") Atheismus verbreitet, indem auch der Agnostizismus als Form des schwachen Atheismus gesehen wird. Unterscheidung nach dem Religionsverständnis 1. Atheismus als Ablehnung des Theismus (= Atheismus im engeren Sinne): Atheismus kann als Gegenentwurf zu allen Theismen (Monotheismus und Polytheismus) angesehen werden. Dann ist ein Atheist jemand, der den Glauben oder die Existenz an einen oder mehrere Götter ablehnt. 2. Atheismus als Ablehnung aller Religionen bzw. Glaubenssysteme (= Atheismus im weiteren Sinne): Atheismus kann auch als Gegenentwurf zu allen Transzendentalsystemen angesehen werden, also Überzeugungssystemen, die für die Existenz übernatürlicher Wesen, Wirkkräfte oder Mächte argumentieren. Agnostizismus Der Agnostizismus (von griechisch agnoein, nicht wissen) bezeichnet die philosophische Ansicht, dass bestimmte Annahmen – insbesondere theologischer Art, welche die Existenz oder Nichtexistenz eines Höheren Wesens wie beispielsweise eines Gottes betreffen – entweder unbekannt, grundsätzlich unerkennbar, oder für das Leben irrelevant sind (letztere Haltung wird auch als Ignostizismus bezeichnet). Die Frage "Gibt es einen Gott?" wird vom Agnostizismus dementsprechend nicht mit "Ja" oder "Nein", sondern mit "Es ist nicht bekannt", "Es ist nicht beantwortbar" oder mit "Es spielt keinerlei Rolle" beantwortet. Er stellt eine Weltanschauung dar, die die prinzipielle Begrenztheit menschlichen Wissens betont. Angesichts der aus seiner Sicht unzureichenden Informationen lehnt es der Agnostizismus ab, einen Glauben an die Existenz oder Nichtexistenz von Göttern anzunehmen. Im Unterschied zur starken Form des Atheismus (siehe weiter unten) schliesst der Agnostizismus die Möglichkeit der Existenz transzendenter Wesen oder Prinzipien nicht grundsätzlich aus. Die Agnostik ist damit als dritte Anschauung zwischen Theismus und Atheismus positioniert. In diesem Sinne ist Agnostizismus aber auch mit dem Theismus vereinbar, da der Glaube an Gott möglich ist, selbst wenn man die Möglichkeit der rationalen Erkenntnis Gottes verneint. Starker/schwacher Agnostizismus Die Auffassung, dass die Existenz von Schwacher und starker Atheismus Die Unterscheidung liegt im Unterschied der beiden Aussagen: "Ich bin nicht überzeugt, dass es Götter gibt." (= schwacher,neagtiver Atheismus), oder: "Ich bin überzeugt, dass es keine Götter gibt." (= starker, positiver Atheismus). Weitere Unterscheidungen: Pragmatischer Atheismus: Dieser behauptet, dass eine Erklärung der Welt auch ohne Annahme von Göttern auskomme. Nominalistischer Atheismus: Begriffsnominalisten vertreten die Auffassung, dass nur Einzeldingen Wirklichkeit und damit Existenz zukomme, während Allgemeinbegriffe wie "Gott" nur Namen (Nomina) seien. Szientistischer Atheismus hält die Rede über Götter für Unsinn, weil Sätze, in denen diese Begriffe vorkommen, nicht wahrheitsfähig seien. Rationalistischer Atheismus: Dieser besagt, was durch menschliche Vernunft nicht prinzipiell erkennbar ist kann nicht existieren. Agnostizismus – Atheismus Der grundsätzliche Unterschied zwischen Agnostizismus und Atheismus besteht darin, dass es beim Agnostizismus um die prinzipielle rationale Erkennbarkeit Gottes, beim Atheismus dagegen um den tatsächlichen Glauben an Gott geht. Daher ist der Agnostizismus vor allem eine philosophische Grundsicht, während sich der Atheismus vor allem als Gegenpol zum Theismus sieht. Der Unterschied erscheint zunächst gering, weshalb auch die Begriffe Agnostizismus und (schwacher) Atheismus oft synonym gebraucht werden. Gelegentlich wird auch argumentiert, dass der Agnostizismus keine eigenständige Weltanschauung, sondern als Unterkategorie des Atheismus einzuordnen sei. Andere behaupten, tatsächlich sei es genau umgekehrt: Atheismus sei nur als Folge der agnostischen Weltanschauung sinnvoll. Erst die agnostische Ansicht, dass keine Möglichkeit der Erkenntnis Gottes existiere, mache die atheistische Ansicht, nämlich den Glauben an Gott abzulehnen (schwacher Atheismus) oder gar zu negieren (starker Atheismus), überhaupt möglich. Hierbei sei angemerkt, dass diese Theorie nicht den Atheismus im weiteren Sinne betrifft, da dieser die Existenz eines Gottes zum Teil ganz ablehnt, was laut Agnostizismus nicht möglich ist. FREIDENKER 8/06 5 Ein Tor, in Gottes Namen! Über Fussball, Politik und Religion von Jürg Altwegg 251 Seiten, EUR 17,90 Verlag Hanser, 2006 ISBN: 3446207090 Während sonntags nur noch ein paar Gläubige in die Kirche gehen, strömen samstags Massen in die Kathedralen der Neuzeit, die Fussballstadien und Arenen. Aus der Südkurve erklingen Choräle, und der Vergleich des Pokals mit dem Abendmahlskelch mag gewagt erscheinen, aber: Was sonst weckt heute auf der ganzen Welt mehr Emotionen, bewegt mehr Menschen, als Fussball? Jürg Altwegg hat dieser Verwandtschaft nachgespürt und ein Buch geschrieben für alle leidenschaftlichen Fussballfans und deren verständnislose Mitmenschen. Gott ist rund Die Kirche nahm Anteil an der wichtigsten Nebensache der Welt: in gegen 16'000 Gemeinden hat die evangelische Kirche in Deutschland (EKD) offenbar die Möglichkeit geschaffen, gemeinsam mit anderen Gläubigen dem Ball nachzufiebern... ob mit gleichem Erfolg wie die Berliner Fan-Meile, ist nicht bekannt. Klar ist nur, dass die Evangelischen – oder Evangelikalen – künftig keine Grossveranstaltung vorbeigehen lassen werden, ohne sich zu präsentieren. Dabei sein, ist frommes Motto und Marketingstrategie. Nicht überall dürfte es allerdings so einfach sein, die Massenhysterie für eigene Zwecke zu nutzen. Wie Josef Hochstrasser (ehemaliger katholischer Priester und seit seiner Heirat reformierter Pfarrer und Lehrer an der Kantonsschule Zug) in einem längeren Exposé in der NZZ (3./4.Juni 2006) dargestellt hat, weist der Fussball und das Fussballspiel bemerkenswerte Gemeinsamkeiten mit den grossen Religionen auf: die Sinnstiftung, die viele Menschen in bezug auf ihren Lieblingsclub erfahren, das Absolute, Unberechenbare, das den Fussball ebenso auszeichnet wie Gott, die Souveränität, mit der sich beide letztlich dem menschlichen Einfluss entziehen und mit den Menschen ihr Spiel treiben, die Vollkommenheit, das Kugelrunde, das seine Anziehungskraft ausmache, das Spiel selbst, das nach dem rituellen Abspielen der Hymnen, dem Münzenwurf und dem Signalton seinen Lauf nimmt und in dem sich die Zuschauenden in "Ich-verlierende Tiefen fallen lassen". Auch die Schattenseiten, die Hooligans passen durchaus zum Bild der Religion Fussball: Keine der grossen Religionen kam ohne Schattenseite durch die Geschichte, ob Kreuzritter oder Selbstmordattentäter, allenthalben begleiten sie die das Phänomen. Bei der Prüfung verschiedener Religionsdefinitionen passt insbesondere jene von Erich Fromm: "Religion ist das, was Menschen letzte Orientierung und ein Objekt völliger Hingabe bietet". Diese Kriterien erfüllt der Fussball für nicht wenige Menschen zweifellos und auch die Politik schien den Atem angehalten zu haben in diesen Wochen der Spiele – selbst die kriegerischen Konflikte schienen eine Pause eingelegt zu haben – um kurz danach umso heftiger wieder aufzuflammen... oder hatten etwa nur die Journalisten keine Zeit uns darüber zu berichten? Hochstrasser unterscheidet dann zwischen den sogenannten primären Religionen, welche ihren Ausdruck vor allem im Kult fanden, und den heutigen Weltreligionen, meist in Buchform verfasste Offenbarungen. Der Fussball würde in dieser Unterscheidung zu den Primärreligionen zählen und das macht ihn geradezu sympathisch, weil eben keine geschriebene Offenbarung besteht, sondern jedes Spiel sich als neue Offenbarungsvariante anbietet, da gibt es dann auch das Wunder von S. 7 Bern und den Geist von Spiez Freidenker-Umschau Deutschland Der HumanistischerVerband (HVD) erwägt eine Verfassungsklage gegen das geplante neue Antidiskriminierungsrecht. Das Verbot der zivilrechtlichen Benachteiligung wegen einer Weltanschauung soll neu nicht mehr Bestandteil des Gesetzes sein, wer sich aber wegen seiner Religion diskriminiert fühlt, der soll zivilrechtlich klagen können. Der Humanistische Verband Deutschlands (HVD) sieht darin einen eklatanten Verstoss gegen den grundgesetzlichen Schutz von anerkannten Weltanschauungsgemeinschaften. Das Grundgesetz sieht eine eindeutige Gleichbehandlung von Religions- und Weltanschauungsgemeinschaften vor, die in der Vergangenheit bereits mehrfach in entsprechenden Urteilen bestätigt worden ist. Im Gesetzentwurf wird der Verzicht auf die Weltanschauung als Merkmal damit begründet, dass sich Rechtsradikale mit dem neuen Gleichbehandlungsgesetz in der Hand sonst Zugang zu Gaststätten und anderen Veranstaltungsstätten verschaffen könnten. Dazu Horst Groschopp vom HVD: "Die Grosse Koalition verwechselt politische Gesinnung mit Weltanschauung. Mit diesem Gesetz werden anerkannte Weltanschauungsgemeinschaften wie der Humanistische Verband Deutschlands, der in einigen Bundesländern sogar den Status einer Körperschaft des öffentlichen Rechtes besitzt, mit Rechtsradikalen gleichgesetzt. Das ist ein politischer Skandal und zeugt von der Unkenntnis unseres Grundgesetzes." Der HVD verwahrt sich ausdrücklich gegen diese Gleichsetzung mit rechtsradikalen Organisationen bzw. Personen. www.humanismus.de Norwegen In der Hauptstadt Oslo gilt ab August ein Burka-Verbot für Mädchen an den Schulen. Begründet wird es mit der Tatsache, dass Lehrkräfte ohne Blick in das Gesicht eines Kindes nicht richtig arbeiten können. Im letzten Dezember hatte das Parlament der Niederlande dieselbe Frage ebenfalls negativ entschieden. Muslime kritisieren den Entscheid als Eingriff in die Persönlichkeit. NZZ 23. 6.06 6 FREIDENKER 8/06 10.-12. September 2006: Heidenspass in München Das Oberhaupt aller Katholiken kommt im September nach Bayern. Diesem für die Gemeinschaft der Steuerzahler kostenintensiven Ereignis begegnet das "Heidenspass-Komitee München" mit einem "frech, unfromm, fröhlichen Reigen" von Gegenveranstaltungen. Im Kulturzentrum Gasteig werden vom 10.-12. September u.a. die Kabarettisten und Theatermacher Sigi Zimmerschied und Hanns Christian Müller sowie die GBS-Mitglieder Carsten Frerk, Günter Kehrer und Michael Schmidt-Salomon auftreten und mit "Witz und Verstand" der organisierten Christenheit auf den Zahn fühlen. Im Anschluss an die Veranstaltungen im Gasteig wird im Maxim Programmkino (Landshuter Allee) eine Filmreihe zum Thema "Freie Liebe für freie Geister" zu sehen sein. Ihr Finale findet die "Religionsfreie Zone 2006" am 16. September mit einer "HeidenspassParty". FVS Schweiz Zentralvorstand Daten Sa., 19. August 2006, Bern Sa., 21. Oktober 2006, Bern Grosser Vorstand 2006 Sa., 18. November 2006, Olten DV 2007 So., 6. Mai 2007, Bern in den Sektionen Das "Heidenspass-Komitee München" wird u.a. unterstützt vom bfg München, dem Deutschen Freidenker-Verband-München, der Giordano-BrunoStiftung, der Humanistischen Union München, dem Internationalen Bund der Konfessionslosen und Atheisten, dem Buchversand Denkladen, der Zeitschrift MIZ und Radio LoRa München. Infos: www.religionsfreie-zone.de Agenda Basel – Union Jeden letzten Freitag im Monat ab 19:00 Uhr: Freie Zusammenkunft im Restaurant "Storchen" Basel Basel – Vereinigung Jeden letzten Donnerstag im Monat 15 bis ca. 17:30 Uhr: Donnerstag Hock Restaurant "Park", Flughafenstr. 31 Bern Sommerpause Biel-Nidau Jeden 1. Donnerstag im Monat ab 19:00 Uhr: Freidenker-Stamm Rest. "Urania", Bahnhofplatz 1, Biel Fachtagung der Humanisten in Berlin Umworbene "dritte Konfession" Befunde über die Konfessionsfreien in Deutschland Dialoge über deren Interpretation Samstag, 12. November 2005 Empirische Befunde : Wer sind die Konfessionsfreien? Von den "Dissidenten" zur "dritten Konfession"? Empirie der Weltanschauungen Krisenbewältigung und Religionslosigkeit Sonntag, 13. November 2005 Organisatorische Folgen: Dachverband, Zentralrat, "dritte Konfession" oder was? Die säkulare Szene - von aussen gesehen Die säkulare Szene von innen gesehen Humanismus organisieren? Versuch eines Resümees Eintritt frei Informationen auf www.humanistische-akademie.de oder auf der Geschäftsstelle der FVS Winterthur Dienstag, 22. August 2006 14:00 Dienstagsstamm Rest. "Chässtube" Zürich Sonntag, 27. August 2006 Grillfest auf dem Sternenberg Zürich HB ab: 10.25, Bauma an: 11.13, Bauma ab: 11.24 mit Bus, Sternenberg an: 11.41. Grillgut und Getränke stehen zur Verfügung. Kostenbeteiligung Fr. 10.-- pro Person. Anmeldung schriftlich oder telefonisch an den Präsidenten bis 20. August 2006 unerlässlich. Auch Freunde aus Nachbarsektionen sind willkommen!! Peter Fürer Was die Kirchen verheimlich(¦)en Ende 2004 verstarb der Zürcher Freidenker Peter Fürer. Kurz vor seinem Tod hat er der FVS den Restbestand seines 1993 erschienen Buches geschenkt. Mitglieder der FVS erhalten es gratis bei ihren Sektionspräsident(inn)en – Anruf genügt. FREIDENKER 8/06 Fortsetzung von Seite 6 und die Berichte über das, was da vorgefallen ist lesen sich erstaunlich ähnlich wie jene über das erste Pfingstfest, (Apg. 2 1-41) "eines Festes überglücklicher Menschen, die ihr Selbst- verständnis und ihre weltum-spannende Kommunikation unter der Führung Gottes, aber auch ihre Abgrenzung gegenüber Andersdenkenden feierten". Reta Caspar 7 FVS Freidenker-Vereinigung der Schweiz Mitglied der Weltunion der Freidenker (WUF) und der Internationalen Humanistischen und Ethischen Union (IHEU) Trauerfeiern Basel (Vereinigung) 079 217 01 29 oder 061 321 31 48 Basel (Union) 061 601 03 43 oder 061 601 03 23 Bern 031 372 56 03 oder 031 911 00 39 Grenchen und Umgebung 076 53 99 301 oder 032 645 38 54 Luzern und Innerschweiz 041 420 45 60 Mittelland 062 926 16 33 St. Gallen 052 337 22 66 Vaud/Waadt 026 660 46 78 ou 022 361 37 12 Winterthur und Thurgau 052 337 22 66 Zürich 044 463 16 55 Sollte unter der regionalen Nummer niemand zu erreichen sein, wenden Sie sich bitte an die FVS-Geschäftsstelle: 031 371 65 67 oder an 052 337 22 66 www.freidenker.ch Sektionen Winterthurer Freidenker Postfach 1806, 8401 Winterthur Präsident: J.L. Caspar 052 337 22 66 Sekretariat: D. Dünki 052 222 98 94 Familiendienst: M.Ochsner 052 232 04 77 FVS-Ortsgruppe Zürich Postfach 7210, 8023 Zürich *auch Fax Präs.: H. Rutishauser x0044 463 16 55* Mitgliederdienst: M. Dobler 044 341 38 57 Freidenker-Vereinigung Basel und Umgebung Postfach 302, 4012 Basel Präsident: H. Stieger 079 217 01 29 Vizepräsidentin: B. Bisig 061 321 31 48 Kassier: R. Wenger Tel. 061 692 86 27 Fax 061 692 86 28 Mitgliederdienst: R. Frey 061 421 12 80 Freidenker-Union Region Basel USF Postfach 4471, 4002 Basel Präsident: G. Rudolf 061 601 03 43 Infos/Mitgliederdienst: 061 601 03 23 Postkonto: 40-4402-5 Freidenker Bern Postfach, 3001 Bern Präsident a.i.: J. Kaech 031 372 56 03 Mitgliederdienst: J. Kaech 031 372 56 03 Libre Pensée de Genève 27 ch. des quoattes, 1285 Avusy Président: J.P. Bouquet 022 756 40 49 tél. et fax Sektion Grenchen und Umgebung Postfach 418, 2540 Grenchen Präsident: S. Mauerhofer 076 388 46 39 info@freidenker-grenchen.ch Mitgliederdienst/ Lotti Höneisen Krankenbesuche: 076 53 99 301 FVS Sektion Mittelland Postfach 56, 4628 Wolfwil Präsident: H. Haldimann 062 926 16 33 Freidenker Schaffhausen c/o Rosemarie Imholz Postfach 69 079 751 41 38 Gigering 57, 8213 Neunkirch FVS-Regionalgruppe St. Gallen c/o Susanne Breitler Haldenweg 37 071 351 29 81 9100 Herisau Associazione Svizzera dei Liberi Pensatori (ASLP) Sezione Ticino Casella postale 721 6902 Paradiso Presidente: R. Spielhofer 091 994 21 45 Ass. vaudoise de la Libre Pensée Case postale 5264 1002 Lausanne Président: J.P. Ravay 022 361 94 00 Secrétariat: 026 660 46 78 FREIDENKER - BIBLIOTHEK Zürich, im Sozialarchiv Stadelhoferstr. 12 (Nähe Bellevue) Bücherausgabe: Mo. - Fr. 10–20 Uhr Sa. 10–13 und 14–16 Uhr Auskunft: 044 251 80 66 FVS-Geschäftsstelle Mitglieder melden ihre Adressänderungen bitte an die Sektionen. Zuschriften an den Vorstand, AboMutationen, Auskünfte, Materialbestellungen an: Freidenker-Vereinigung der Schweiz FVS Geschäftsstelle Postfach CH-3001 Bern Tel. 031 371 65 67 Fax 031 371 65 68 info@freidenker.ch Postkonto: 84-4452-6 Adressänderungen an: Postfach 2622, CH-4002 Basel Impressum Redaktion Reta Caspar Rainweg 9 031 911 00 39 CH-3052 Zollikofen E-mail: reta.caspar@swissonline.ch Erscheinungsweise monatlich Redaktionsschluss 15. des Vormonats Jahresabonnement Schweiz: Fr. 30.– Ausland: Fr. 35.– (B-Post) Probeabonnement 3 Monate gratis Druck und Spedition Printoset, Flurstrasse 93, 8047 Zürich www.printoset.ch ISSN 0256-8993, Ausgabe 8/2006 Namentlich gekennzeichnete Beiträge können, aber müssen nicht mit der Ansicht der Redaktion übereinstimmen. P.P./Journal CH-4002 Basel AZB